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venerdì 8 gennaio 2010

Pompa di sentina con il motore.

     Ricevo da Nicola Vallesi (TAF) e pubblico volentieri, questo interessante e pratico sistema di pompa di sentina ausiliaria che sfrutta il circuito di raffreddamento del motore. 

     Come sempre saranno graditi commenti e osservazioni.

     Grazie Nicola!


      E' un altro sistema in uso anche sulle navi per aiutare la normale pompa di esaurimento sentina in caso di piccola falla (e visto che sono a bordo faccio anche gli opportuni scongiuri).

       Io l'ho fatto con il mio MD 11 C Volvo Penta e funziona davvero.

     Praticamente va intercettata l'aspirazione acqua di mare che dal piede va alla pompa (girante) con un "T" (possibilmente in bronzo). Fatto ciò basta mettere un valvola a saracinesca e un tubo spiralato alla cui estremità va posta una succhiarola (anch'essa in bronzo). Tutto qui.

     



     









     

     

      Serve anche a fare con una certa frequenza ed efficacia il lavaggio del motore con aceto: basta porre una bacinella piena di acqua dolce o prodotto disincrostante sulle sedute e mettere dentro la succhiarola dopo aver chiuso la valvola dell' S-drive e aprire quella della nuova diramazione sul "T".

     Lavoro garantito. Occhio solamente ad effettuare frequenti pulizie della retina della succhiarola che in caso di intasamento farebbero surriscaldare il motore e CAMBIARE UNA VOLTA IN PIU IL FILTRO PRINCIPALE DELL'ACQUA. Personalmente uso un filtro cilindrico in plastica per gasolio (tipo quelli che si vedono sui serbatoi dei camion ) dal costo irrisorio. Attenzione che questi filtri hanno il senso di montaggio (indicato con una freccia la linea di flusso)


Spero di essere stato abbastanza chiaro.


         Nicola Vallesi, Armatore di TAF

8 commenti:

  1. Vorrei suggerire qualcosa che ho sperimentnato personalmente su motori fuoribordo datati. Il circito di raffreddamento intasato in maniera seria è stato liberato con successo con un prodotto che si chiama FERROTONE venduto nei negozi di nautica (non conosco la casa produttrice). E' un eccezzionale disincrostante per i circuiti di raffreddamento. Lo si può far girare in circuito chiuso (1 litro ferrotone + 10 lt di acqua) per alcuni minuti e poi vuotare e risciacquare con acqua corrente pulita. Risultato eccezzionale. Ho fatto questa operazione su due motori yamaha 5 hp che avrei dovuto gettare via secondo il parere di alcuni meccanici. Il suggerimento lo ebbi a suo tempo da un rappresentante di questi prodotti.

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  2. Ciao Capitano,
    benvenuto nel Blog del Segugio; sono onorato della tua visita. So che apprezzi il Segugio e ne parli molto bene nel tuo sito www.velaemare.com. Ogni tuo intervento sarà sempre gradito. Grazie per la dritta sul FERROTONE. Buon Vento!
    Sergio

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  3. Benvenuto Cap. Pasquale nel ns blog, l'anno scorso c'eravamo sentiti per telefono per l'aloa 27 e poi mi avevi suggerito il segugio.
    Riguardo all'impianto fatto da Nicola, anche sul mio Volvo MD 11c, il vecchio armatore aveva realizzato una T dalla presa a mare per collegarla all'acqua dolce quando voleva fare il rimessaggio invernale, un po' simile a quella realizzata per la pompa di sentina ausiliaria.Io ho smontato tutto, in quanto 2 meccanici mi hanno riferito che le vibrazioni del motore, potrebbero far svitare il raccordo ed allagare il vano motore. Da profano ho eseguito questa indicazione.

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  4. Pino, ti hanno spaventato senza motivo. Tu sai che in ogni giunzione di tubi devono essere messe delle buone fascette inox (possibilmente doppie) che vanno ispezionate e strette periodicamente. Tutto qui. :o)

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  5. Cari amici. Partendo dal presupposto che tutte le prese a mare, giunzioni ecc. sono potenzialmente pericolose, ritengo, in accordo con l'amico Sergio che non ci si deve spaventare per una giunzione in più. Il segugio poi ha il vano motore completamene isolato dal resto della barca per cui, è ancora meno probabile che succeda qualcosa di serio. E' ovvio che priodicamente una ispezione alla prese a mare è d'obbligo! Il sistema suggerito da Nicola è efficace e può salvare la barca (facciamo debiti scongiuri), inoltre è usato su pescherecci e navi come pompa esaurimento di emergenza. una pompa elettrica si può rompere per vari fattori, quella motore solo per la girante che, comunque, per noi che navighiamo poco, almeno una volta l'anno va sostituita per sicurezza. Pino mi ricordo della tua telefonata, ed immagino tu abbia accettato i miei consigli. Un saluto cordiale

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  6. io non concordo invece con quest'installazione..
    non esiste filtro che tenga e così facendo si fa "bere" al motore acqua lurida e specialmente con rischio di presenza di idrocarburi o olii emulsionati..

    sulla mia (non Segugia, sorry) faccio lavorare la pompa del motore come pompa di sentina ma ho una pompa ad hoc, con doppia girante e doppio circuito, sulle due campane che accolgono le due distinte giranti ci sono cioè linee separate, 5 uscite in tutto, e la pescante dalla sentina non scarica poi nel circuito di raffreddamento del motore ma direttamente dallo scarico esterno, raccordandosi al circuito della pompa di sentina principale (quella elettrica)

    in ogni caso l'acqua proveniente dalla sentina non dovrebbe passare dal raffreddamento motore, specialmente se il motore, dove inevitabilmente per scambio termico si surriscalda, e men che mai se il motore ha un circuito di raffreddamento in controcorrente (scambiatore di calore)

    questo è il mio punto di vista
    ciao bv
    d

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  7. In effetti il sistema da te adottato è dal punto di vista tecnico molto più valido,indubbiamente però è un pò più complicato da realizzare e la semplicità a bordo, secondo me è fondamentale. Inoltre, io intendo questo sistema come un ulteriore aiuto alla già esistente pompa di sentina in caso malaugurato di piccola, anzi piccolissima falla. La validità del sistema è soprattutto quella di fare il lavaggio con acqua dolce e/o disincrostante del circuito di raffreddamento del motore ad acqua di mare senza affaticarsi a lavorare piegati nel vano motore.
    Ti ringrazio per lo scambio di idee, fa sempre piacere.
    Saluti e B.V.

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