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martedì 16 settembre 2014

MAGOO

     In questi ultimi giorni d'estate, mentre godiamo ancora del sole e del vento che gonfia le vele dei nostri Segugi, il nostro porticciolo virtuale, ben ridossato nel ciberspazio, accoglie con grande soddisfazione il 23° Segugio della nostra piccola flotta... che poi ormai non è più tanto piccola ;)
Salutiamo MAGOO, varata nel 1980 e ormeggiata ai "Cantieri del Sud" di Taranto. Purtroppo sulla targhetta non c'è traccia del numero di scafo.
Novello Armatore di Magoo è Andrea Pizzo, a lui la parola per le presentazioni:


Salve a tutti,

mi chiamo Andrea Pizzo, vivo a Taranto da quasi 60 anni e da circa 35 faccio il medico.
Ho acquistato ad aprile di quest'anno Magoo che fu varata ad Ostia nel 1980, poi credo sia transitata in Calabria (Rossano) ed infine è arrivata a Taranto dove dovrei esserne il terzo proprietario.
Elenco i lavori da me eseguiti:
pulizia carena ed antivegetativa, montaggio verricello elettrico, sigillate cornici prese di luce, verifica impianto elettrico, legni in pozzetto, lazy bag, motore sbarcato ed in parte revisionato
(in realtà oltre alla pompa dell'acqua di raffreddamento sono state sostituite solo le guarnizioni del sail-drive).
Il motore era stato già rigirato da qualche armatore precedente per allontanare l'elica dal timone. Dimenticavo: due tonnellate di olio di gomito! 
Tralascio tutta una serie di particolari ma alla fine (se esiste la fine dei lavori su una barca di 35 anni) devo ammettere che ho compreso il vostro entusiasmo e piacere di essere armatore di un SEGUGIO 8.50.
Un caro saluto a tutti e ringrazio Sergio per l'iniziativa mediatica dalla quale ho rubato preziosi consigli e suggerimenti.
Buona estate e buon vento.
Grazie a te,Andrea, per esserti unito al nostro gruppo.
Ma iniziamo a curiosare fra le foto che Andrea mi ha inviato.


In questa immagine d'insieme, Magoo sembra in ottima forma.
Come possiamo vedere, Magoo fa parte dei Segugi dotati di spoiler di poppa che ne porta la lunghezza fuori tutto intorno ai 9,50 m.
Il vantaggio è una linea di galleggiamento più lunga e quindi un passaggio più morbido sull'onda e una maggiore velocità teorica dello scafo.
Lo svantaggio...si scopre al momento di pagare l'ormeggio nei Marina :))



Ma la cosa più evidente e che caratterizza Magoo è il rivestimento in legno (mogano?) delle sedute in pozzetto e il pagliolato della stessa essenza.
Le sedute sono realizzate, sembra, con una tavola unica che presenta delle fessure di alleggerimento e delle strisce di adesivo anti sdrucciolo.
Anche la parete del pozzetto sotto il tambuccio è rivestita con un pannello di legno sul quale è inciso il nome della barca.
Ispirato dal nostro Blog, Andrea ha anche realizzato un bel tavolo da pozzetto, indispensabile per le cenette a bordo. Forse Andrea ci può fornire altri dettagli costruttivi delle sue realizzazioni.
In questa foto vediamo anche, sbirciando sotto il tavolo, che Magoo è dotato di un pilota automatico Autohelm, certamente di non recente fattura ma molto potente ed affidabile (anche su Dangi Blu il pilota di rispetto è uguale).


Ai lati del tambuccio si osservano, oltre alla bussola, altre strumentazioni che non riesco ad identificare.









Da notare il nuovissimo Lazy Bag e la pratica canoa gonfiabile che fa da tender.
In questo esemplare di Segugio il bagnetto non è dotato di oblò laterali. 
Suggerisco caldamente ad Andrea di mettere nella lista dei lavori da fare in futuro l'apertura di almeno un'oblò nel wc (meglio sopra il lavabo). In inverno si possono lasciare aperti l'oblò del bagno e quello della cucina (opportunamente protetti con una retina anti topo) per garantire una buona aerazione della barca evitando così umidità e muffa..




A poppavia dell'albero, sulla tuga, vediamo i supporti per fissare la zattera di salvataggio.





In questa immagine del triangolo di prua vediamo bene che il Treadmaster è stato sostituito da una vernice antisdrucciolo grigio chiaro (Pino PETERPAN prendi appunti e senti il collega Andrea per ulteriori informazioni...)
Magoo è dotata di verricello con pulsanti di comando incassati ai lati della cala dell'ancora.





Scendiamo sottocoperta e vediamo la cucinetta che ha l'oblò apribile per facilitare la fuoriuscita dei vapori e migliora la ventilazione generale (un giorno o l'altro anche su Dangi Blu sarà così...).
Il frigo, come di norma, ha la porta frontale.






Osservando la zona carteggio vediamo l'oblò con plexiglas fisso che, a mio parere, è consigliabile in questo settore per evitare che improvvide infiltrazioni d'acqua possano danneggiare strumenti e carte.
Sul tavolo da carteggio, in ordine sparso, vediamo un ventilatore, il VHF portatile, un inverter, un lanternino e oggetti vari non identificabili.
Sotto il tavolo da carteggio c'è.... ma, vedo bene? Sembra trattarsi proprio di un piccolo frigo supplementare?
Andrea, qui urge assolutamente un tuo chiarimento :)
Sulla paratia è fissata una stazione meteo digitale.
Sotto il tambuccio notiamo due strumenti circolari, probabilmente voltmetro ed amperometro.

Osservando il lato di dritta della dinette, vediamo che la cuscineria è rivestita con una fodera a rigoni bianchi e verdi.
Sulla paratia, sopra il quadro, si nota quello che sembrerebbe proprio un oblò apribile con vetro a specchio. Forse l'assenza di oblò esterni nel bagnetto ha indotto un precedente armatore a praticare questa apertura per migliorare (?) la ventilazione del wc.
A meno che non si tratti solo di un semplice specchio a forma di oblò :)
Anche in questo caso vorrei capire meglio e chiedo ad Andrea la cortesia di spiegarci come stanno le cose.



Sulla parte sinistra della paratia domina un grande quadro che raffigura una antica mappa delle isole Grenadine.
Al di sopra troviamo la classica triade barometro, termometro e orologio in metallo ottonato.
Nell'angolino, a sinistra così come a dritta, vediamo le casse dell'impianto stereo.
Magoo non è ancora dotata di tendine ma vediamo che ci sono già i supporti per fissare le stecche.




Per concludere, una bella immagine del sole che tramonta sulle isole Cheradi che costituiscono un piccolo arcipelago che chiude a sud-ovest la darsena del Mar Grande di Taranto. L'arcipelago è composto dalle due isole di S. Pietro e S. Paolo; un tempo esisteva, poco più a nord, anche l'isoletta di S. Nicolicchio, oggi scomparsa.

Direi che, per il momento, è tutto. 
Complimenti vivissimi ad Andrea per il suo recente acquisto e per i lavori effettuati.
Ti aspettiamo sul Forum per condividere con te gli altri lavoretti e migliorie che , nel tempo, farai nel tuo bel Segugio
Ancora benvenuto e naturalmente, BUON VENTO!! :)



lunedì 11 agosto 2014

VALENTINA II

Sono passati ormai alcuni anni da quando l'amico Francesco, armatore del Samy, mi segnalava che nel porticciolo di Grado, accanto alla sua barca, era ormeggiato un altro Segugio...



All'epoca Francesco mi mandò anche alcune foto della barca; sul tambuccio campeggiava un cartello con la scritta "Vendesi" e un numero di telefono. 
Non sono certamente mancati da parte di Francesco gli inviti all'armatore per entrare a far parte della nostra "flotta Segugia" ma non c'è mai stata risposta e sul Blog mi accontentai di scrivere un breve post della serie "Segugio wanted", il n° 4. Era il marzo del 2010





Oggi però, cari amici segugisti, posso finalmente annunciare con grande piacere che VALENTINA II, Segugio n° 127 del 1981, entra con tutti gli onori  nel nostro porticciolo virtuale!

Il nuovo Armatore di Valentina II è Dario Aloisio e la barca ora è ormeggiata nel bellissimo porto di Sistiana in provincia di Trieste.

E' stato Stefano, il figlio di Dario a entrare sul Forum e quando l'ho contattato per invitarlo a presentare la loro barca nel Blog ha accettato di buon grado inviandomi i dati necessari e alcune foto.


Ma ora vediamo da vicino Valentina II sulla base delle immagini disponibili fino a questo momento.
Da quanto è possibile vedere, in coperta è presente il Treadmaster originale che sembrerebbe ancora in discrete condizioni. In pozzetto, sotto il tambuccio, si osservano gli strumenti della stazione del vento. Anche Dangi Blu li ha ma non hanno mai funzionato forse perchè in testa d'albero non ho messo il modulo di rilevamento... :( Chissà se quelli di Valentina II sono funzionanti....
Altra cosa che salta all'occhio osservando il pozzetto sono i due winch principali del tipo self tailing che hanno sostituito i vecchi Barbarossa. Certamente questo facilita il governo della barca, specialmente quando si naviga in solitario.
A prua, fissati alla battagliola, vediamo il tangone e, sulla dritta, quello che sembrerebbe essere un lungo bompresso.

L'immagine della barca nell'invaso ci permette di osservare che il piede del motore è lontano dallo skeg. Questo significa che il motore è ruotato di 180° rispetto alla posizione più frequente. 
Come sappiamo, riducendo la spinta dell'elica sulla pala del timone, questa configurazione migliora molto la manovrabilità del Segugio in retromarcia.


A proposito di motore.....
Stefano non ha solo il merito di avermi contattato, lui ha un ruolo importantissimo nella rinascita di Valentina II perché di professione fa... il meccanico!

Ora osservate queste due immagini: raffigurano il glorioso Volvo Penta MD11C da 24cv prima e dopo l'intervento di Stefano. Notate qualche piccola differenza vero?

Il motore è stato sbarcato e completamente rimesso a nuovo con la cura e la passione che solo Stefano poteva metterci. Il gavone che accoglie il bicilindrico é stato rivestito con pannelli fonoassorbenti.

Guardate il video della prima accensione del motore dopo la rimessa a nuovo e... sentite che musica!! :)




Credo che avere un meccanico a bordo, sempre pronto a risolvere le piccole e grandi rogne che ben conosciamo, sia il sogno segreto di tutti gli armatori.
Complimenti Stefano, davvero un gran bel lavoro!
Peccato che non abiti da queste parti, forse saresti riuscito a rianimare anche il VP della mia Dangi Blu, deceduto nel 2009. Riposi in pace! :(





E' tempo di dare un'occhiatina sottocoperta. 

Da queste due foto che ha inviato Stefano vediamo che la cuscineria porta ancora il rivestimento originale a quadretti sulle tonalità del nocciola. 

Nulla possiamo dire sul carteggio e la strumentazione di bordo ma forse Stefano ci invierà qualche altra foto...

Nel loro insieme i legni sembrano molto ben conservati.

Sulla paratia che separa la dinette dal bagnetto, a sinistra, vediamo la targa metallica che contraddistingue i Classis Segugio International.
Sulla dritta troviamo invece la serie degli strumenti della stazione meteo.



Concludiamo questo post dando un caloroso benvenuto nel nostro gruppo a Dario e Stefano con i complimenti per la loro Valentina II. Ci sentiamo presto sul Forum...
BUON VENTO!! :)

domenica 6 luglio 2014

GAME ONE

Cari Amici Segugisti,
dopo il "Fortuna" di Sauro Servadei che ha ormeggiato lo scorso anno, oggi siamo felici di accogliere nel nostro porticciolo virtuale GAME ONE, Segugio n° 128 del 1981 dell'Armatore Enrico Magi che ne è il fiero possessore solo da poco tempo. Il Game One è ormeggiato nel marina di Cattolica vicino a Rimini.

Il Game One è stato sottoposto recentemente ad alcuni lavori di refitting come la completa revisione del motore Volvo Penta da 24 CV.
In coperta. notiamo subito che il Treadmaster, che era ormai molto consumato, è stato eliminato e sostituito da un antisdrucciolo ottenuto con resina e micro sfere.
Inizialmente l'idea di Enrico era di sostituire il Treadmaster rovinato con nuovi pannelli dello stesso materiale ma alla fine la soluzione migliore e più "pulita" è sembrata quella delle micro sfere.
In effetti sappiamo tutti quali siano i grandi pregi del Treadmaster ma anche quali sono i suoi punti deboli: trattiene molto lo sporco in coperta e camminarci sopra sotto il sole non è una delle esperienze più gratificanti che il Segugista possa provare. Enrico, da parte sua, è molto soddisfatto di questa soluzione.

Questo esemplare di Segugio non è dotato degli oblò nel WC ma Enrico ha sostituito i plexiglass circolari della cucinetta e del carteggio con due comodi oblò inox apribili presenti nel catalogo Osculati.











A prua notiamo la presenza di un "corposo" salpa ancora che appare di un modello piuttosto datato. Enrico ha in programma di sostituirlo con un verricello più moderno e soprattutto meno ingombrante.
Alla battagliola di dritta è rizzato il tangone per armare lo Spinnaker.
                                                                                     
Dando uno sguardo sottocoperta, osserviamo sulla paratia, a sinistra, la presenza della targa che contraddistingue i Segugi "International" che dovrebbero avere finiture di pregio come il legno di Teak.
A dritta, sotto il barometro e l'orologio, un quadro che raffigura antichi vascelli a vela.
La cuscineria è rivestita con un tessuto grigio perla che ha l'aspetto dell'alcantara.
Ancora il Game One non è dotato di tendine, forse Enrico potrà trovare qualche idea interessante in questo vecchio post del nostro Blog:
http://classis-segugio.blogspot.it/2010/01/le-tendine-un-tocco-femminile-o.html


Nella foto ripresa verso poppavia si vedono bene i due oblò apribili dei quali abbiamo parlato sopra, per il resto non si osservano particolarità rispetto all'allestimento "base" del Segugio.
Sopra il carteggio si nota uno strumento che non siamo riusciti ad identificare

Così come la coperta ed il pozzetto, anche la dinette appare ancora piuttosto spoglia; col tempo il nostro amico Enrico si prenderà il piacere di allestire la sua barca secondo le proprie necessità e il suo gusto personale e magari ci manderà qualche nuova foto.












Benvenuto fra noi Enrico e ben arrivato in porto al tuo bel Segugio Game One. 
Siamo certi che la tua nuova barca ti darà tante belle soddisfazioni e ti condurrà per mare in sicurezza per molti molti anni.
BUON VENTO!! :)