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venerdì 17 dicembre 2010

PLUTO

Ormai il Natale è alle porte e siamo tutti (o quasi...) occupati ad addobbare alberi e presepi, ad incartare regalini e ad organizzare qualche viaggetto. Quindi, in piena atmosfera di regali e sorprese, ne ho una qui pronta per voi: ecco il 15° Segugio che si unisce alla nostra flotta!!

Il suo nome è PLUTO, numero di scafo 117 del 1980; è ormeggiato a Marina di Ravenna e il suo Armatore è Gianluca Amici, Maestro d'Ascia!

Gianluca è un armatore un pò speciale infatti dovete sapere che insieme al padre, provetto carpentiere, realizzava gli interni di tutti i Classis...Segugi compresi! Basta solo questo per immaginare quante modifiche Gianluca abbia apportato alla sua barca.

Iniziamo a visitare Pluto cominciando, come sempre, dall'esterno.
Il Tredmaster, se è quello originale, sembra davvero in ottime condizioni.

A poppa osserviamo la presenza del bimini e dello spoiler con spiaggetta in legno e scaletta da bagno centrale.
Sempre a poppa vediamo le panche e il "fondo" del pozzetto rivestiti in teak....con una particolarità: nella zona fra il motore e l'asse del timone, che normalmente resta vuota, Gianluca ha realizzato un comodissimo e originale gavone portatutto che si può sfilare come un cestello.

Sempre per il pozzetto Gianluca ha realizzato un bel tavolo e un inedito porta bottiglie o bicchieri da agganciare allo specchio di poppa.



Sempre in tema di realizzazioni in legno, osserviamo la bella e funzionale scaletta da prua che si può ribaltare sullo strallo mentre sul pulpito di prua c'è una tavoletta che può fungere da sedile o comodo gradino.


Prima di andare a curiosare sottocoperta, diamo uno sguardo al Volvo Penta da 24 hp (con l'impianto di raffreddamento modificato con l'aggiunta di uno scambiatore) e alla pratica soluzione che Luca ha adottato per sistemare il verricello salpa ancora.










Scendiamo finalmente sottocoperta dove le sorprese non mancano di certo.

Notiamo immediatamente gli scalini della discesa rivestiti in teak, il nuovissimo quadro elettrico incassato in legno e sotto i fuochi un comodo cassetto supplementare


Naturalmente la zona carteggio non poteva rimanere esente da modifiche e infatti salta all'occhio il tavolo ridotto con una curvatura armoniosa per consentire un più comodo accesso alla cuccetta del navigatore.
A murata vediamo delle mensole porta strumentazione (con VHF e radio CD) e uno scomparto porta oggetti.
In alto a sinistra vediamo uno strumento coperto che potrebbe essere un combinato GPS cartografico/ECO scandaglio.

Fin qui le modifiche che Luca ha realizzato su Pluto sono diverse e particolari ma la più clamorosa è senza dubbio l'eliminazione della porta che separa il WC dalla cabina di prua e l'ampia modifica della relativa paratia con due robusti tientibene.

Si tratta certamente di una scelta molto radicale e per alcuni forse sarà discutibile, ma Luca a quanto pare non ama molto le porte e in questo modo ha voluto realizzare il suo personalissimo bagno in cabina.

E anche il WC, come si vede dalla foto, non è rimasto esente da variazioni. Purtroppo Luca non ha inviato foto della zona lavabo e questo mi fa supporre che questa non abbia subito modifiche...ma....vi sembra mai possibile??

Concludiamo la visita di Pluto facendo la conoscenza degli altri componenti della famiglia Amici: la gentile signora che fa capolino dal tambuccio e il giovane marinaio, in un momento di relax dalle fatiche di bordo, che si dondola placidamente a prua sull'amaca realizzata, ci giurerei, dal nostro Luca!

Che dire? Pluto è un Segugio davvero pieno di sorprese e gli altri Amici Armatori certamente apprezzeranno i numerosi spunti che ci ha offerto.

I miei complimenti, Gianluca e ben approdato nel nostro porticciolo virtuale! :o)

domenica 28 novembre 2010

Amarcord...TAF

Cari Amici, desidero condividere con voi questa bella lettera che mi ha inviato qualche giorno fa l'amico Tino di Ravenna.
Tino è stato il committente e primo armatore di TAF, il Segugio che ora appartiene a Nicola Vallese.

E' una lettera piena di nostalgia e amore per quella barchetta tanto desiderata che ha regalato momenti indimenticabili a lui e alla sua famiglia.

Naturalmente ho inoltrato la mail a Nicola che senza indugio ha chiamato Tino. Fra i due armatori della stessa barca c'è stato un lungo colloquio telefonico; Nicola conosce molto bene quel medico di Bari al quale Tino aveva venduto la barca, certamente potranno risentirsi presto...
In una mail successiva, Tino mi ha anche spiegato l'origine del nome del suo Segugio: "Il nome TAF deriva dai componenti della mia famiglia nel '79 , Tino , Angela e Francesco, Chiara non era ancora nata...".

Confesso che per me ricevere questa lettera è stata una grande gioia. Sapere che questo modesto Blog ha consentito, da un lato, a Tino di ritrovare, dopo tanti anni, la sua amata barca e dall'altro a Nicola di poter apprendere tante curiosità sulla nascita e i primi anni di vita del suo TAF, è una grande soddisfazione per il mio modesto lavoro.
Su mia richiesta Tino mi ha inviato gentilmente alcune immagini di TAF com'era all'epoca del suo varo dai Cantieri Classis nel 1979, eccole:


In una delle foto vediamo anche Tino, orgoglioso giovane armatore, che oggi ha qualche anno di più e molti capelli in meno ma vi posso assicurare che lo spirito è ancora quello di un ragazzo:

"...ancora alla mia età, mi piace molto scherzare, essere allegro, ironico e burlone. Molti miei amici sono diventati seri, sono diventati vecchi e non se ne accorgono, non si accorgono che la vita va vissuta con allegria e col sorriso sempre sulle labbra..."

A di mostrazione di questo, ecco un simpatico "santino" che il nostro amico mi ha gentilmente dedicato... :o)

Caro Tino, ti ringrazio veramente tanto per il tuo contributo al nostro Blog e ti do un caloroso benvenuto fra noi.

Se, come desideri, tornerai presto ad armare una Vela...Buon Vento!!!

domenica 7 novembre 2010

JEREMY JONES

Innanzitutto mi sento in dovere di chiedere scusa a tutti gli amici Segugisti per la mia latitanza dal Blog e dal Forum; ultimamente sono stato davvero molto impegnato su vari fronti, professionale e non... :o)

Ritorno volentieri a scrivere su queste pagine anche per il piacere di accogliere nel nostro porticciolo virtuale JEREMY JONES, Classis Segugio n° 90 del 1980, ormeggiato ad Anzio (RM), di proprietà di Massimo Meloni del quale vediamo un'agguerrita immagine in manovra.

Dalle foto che Massimo ha inviato, vediamo che Jeremy è ancora dotato del Tredmaster originale che appare in buone condizioni. Le panche del pozzetto sono rivestite in legno e a poppa si intravede una comoda plancetta. Jeremy Jones monta il motore Volvo Penta da 18 Hp.

Rizzato sulla battagliola di sinistra si osserva il tangone mentre alla base dell'albero è visibile un argano con una cima gialla che è certamente un Cunningham.

Scendendo sottocoperta possiamo vedere l'angolo cottura dotato di cucina inox basculante e di frigo con porta frontale.

La cuscineria del quadrato è rivestita con un nuovo tessuto a quadroni; i legni (teak?) sembrano davvero in ottime condizioni.


E veniamo all'angolo riservato al tavolo da carteggio e alla strumentazione di bordo.

In alto da sinistra a destra vediamo il VHF, un LOG e un fascinoso ECO Seafarer 700, figlio della tecnologia degli anni 70-80, che sembra funzionare ancora. In basso, sempre da sinistra, vediamo un moderno GPS Garmin con antenna incorporata e un altro GPS più "anziano".
Sul tavolo, una carta con l'inconfondibile sagoma dell'isola d'Elba.

Benvenuto fra noi Massimo e tanti complimenti per il tuo Jeremy! :o)

sabato 3 luglio 2010

LUIGIA 1°

Dopo un lungo periodo di silenzio del nostro Blog, sono veramente lieto di dare il benvenuto fra noi a LUIGIA 1°, Segugio n° 56 del 1978 di proprietà di Fortunato Sorrentino (noto Fofò), tappezziere in Crotone, che ha tutta l'aria di essere molto contrariato per i lavori da fare. Daltronde, come non capirlo? :o)

Le foto che Fofò mi ha inviato sono state scattate mentre Luigia 1° si trovava nell'invaso per importanti lavori di messa a punto; contiamo di poterla vedere presto in mare in tutto il suo splendore.

Notiamo subito che Luigia 1° è dotata di un'ampia plancetta di poppa (le doghe sono state rimosse per i trattamenti opportuni) e, fatto del tutto nuovo, di un comodo sprayhood.

Su questo elemento di novità avremo certamente di che discutere sul forum...

Dalle informazioni fornite dal'armatore, sappiamo che Luigia 1° monta un Volvo Penta da 13 Hp.



Vediamo anche che Luigia 1° ha in coperta il Tredmaster originale marrone che appare in discrete condizioni e sulla paratia del pozzetto, accanto alla bussola da navigazione, notiamo gli strumenti della stazione vento.

Degli interni abbiamo solo due immagini nelle quali osserviamo due particolarità: innanzitutto il controstampo non è del solito color verde bottiglia (o forse verde bandiera...) ma bianco. E' possibile che sia stato riverniciato perchè in alcuni punti compare il classico verde.

Altra cosa curiosa è il ripiano della cucinetta che sembra realizzato con un mosaico di piccole piastrelline verdi quadrate. Fofò ci dirà se è una caratteristica dei primi modelli di Segugio oppure si tratta di una modifica apportata successivamente.

Come detto, attualmente Luigia 1° è sottoposta ad importanti lavori fra i quali la sistemazione del bulbo. Ecco alcune immagini, relative a questo lavoro, dove si vedono bene i 10 prigionieri che tengono i quasi 900 Kg della deriva di ghisa.




Rinnoviamo il benvenuto per Fofò e la sua Luigia 1° e ci auguriamo che possa presto tornare a solcare le onde dello Jonio :o)

AGGIORNAMENTO del 07 settembre 2010

Fofò mi ha inviato alcune nuove foto di Luigia 1° che volentieri aggiungo nel post.






In questa ultima foto è evidente tutta la maestria di Fofò che, come sappiamo, fa di professione il tappezziere.

Molto bella e marina la cuscineria rivestita di tessuto a larghe righe bianche e azzurre e i cuscini foderati con tessuti di fantasie diverse.

Bravo Fofò, complimenti davvero!! :o)

domenica 20 giugno 2010

KUCA


E siamo a 13 !!! :o)


Accogliamo con grande piacere nel nostro porticciolo virtuale... KUCA (già Kuca la Nappa), Classis Segugio n° 118 del 1981 che da soli due anni è di proprietà di Emilio Cucchiara (nella foto) e dei suoi fratelli Vincenzo e Leonardo.
Kuca è ormeggiata in Sicilia nel porto di Sciacca.


Dalla prima foto notiamo che Kuca è dotata di scaletta da bagno sullo specchio di poppa e di bimini. Il Tredmaster originale è sostituito da una vernice antiscivolo grigio chiaro.


Le sedute del pozzetto e il coperchio del vano motore sono ricoperti in teak e anche il tambuccio è realizzato in legno.



Sulla parte superiore dello specchio di poppa, si nota un tappo inox con la scritta water. Probabilmente Kuca è dotata di un serbatoio supplementare ricavato dietro il cuccettone. Sarebbe interessante avere qualche dettaglio in proposito.


Sempre in pozzetto osserviamo la bussola da navigazione, il Log e un'antenna discoidale.

Nella foto del triangolo di prua vediamo meglio la vernice antiscivolo e il verricello elettrico posizionato sul coperchio della cala dell'ancora sul quale è anche visibile un tappo di ispezione.


Sotto coperta osserviamo il tavolo da carteggio con la strumentazione di bordo composta da VHF, doppio GPS (uno dei quali opportunamente protetto per l'uso in pozzetto), radio stereo CD e TV a colori !!

La cuscineria della dinette e le tendine sono in tessuto bianco che contrasta bene con i legni. Gli altoparlanti dello stereo sono alloggiati nei porta oggetti quadrati.

Nell'angolo cucina, dotata di forno, notiamo dei piccoli contenitori molto comodi per riporre detersivo e spugnette.





Ancora un caloroso benvenuto a Emilio, Vincenzo e Leonardo e alla loro Kuca e..... a risentirci nel Forum! :o)

AGGIORNAMENTO del 4 agosto 2014
É ufficiale, Kuka ha un nuovo entusiasta Armatore! 

E' il siciliano Giovanni Campisi che si è già affacciato da qualche settimana nel nostro Forum con una raffica di domande e curiosità alle quali stiamo cercando di dare risposta.
Oltre ad avere un nuovo Armatore, Kuka ha anche una nuova casa; da qualche giorno infatti é ormeggiata alla "Cala" nel porto di Palermo.

Oltre ad un nuovo Armatore e una nuova casa, Kuka avrá presto, udite udite, anche un nuovo nome!! Infatti in nostro temerario Giovanni ci ha anticipato di voler ribattezzare il suo Segugio ma non ne ha ancora rivelato il nuovo nome. Credo che lo scopriremo a breve... e siamo molto curiosi.


Un doveroso saluto va ai fratelli Cucchiara, precedenti Armatori di Kuka, che ci hanno accompagnato per un pezzo di strada.


A Giovanni un caloroso benvenuto nel nostro porticciolo virtuale con l'augurio e la certezza che il suo nuovo Segugio, comunque lo vorrà chiamare, gli darà tante soddisfazioni e gli regalerà tanti bei momenti indimenticabili.

BUON VENTO!! :)