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domenica 31 gennaio 2010

SAMY


      Oggi ho il grande piacere di accogliere nella nostra piccola flotta SAMY, Classis Segugio n°92 del 1980, ed i suoi Armatori friulani Carla e Francesco Costagli.
Benvenuti ragazzi! 
      Samy è iscritta al naviglio della Lega Navale Italiana, sezione di Grado (Gorizia), nel cui porticciolo è ormeggiata.
       La prima immagine è davvero curiosa: si tratta di una comune cartolina di Grado che mostra, in primo piano, Samy ormeggiata nel mandracchio.

      Nella foto a sinistra vediamo Carla e Francesco impegnati nella manovra di accosto alla banchina per l'ormeggio di poppa. Possiamo osservare che la barca è dotata di plancetta con scaletta da bagno. La risalita dall'acqua è facilitata da due comodi mancorrenti. 

      Dalle foto fino ad ora pervenute non è possibile dire molto sulle caratteristiche di Samy se non che il Tread Master della coperta sembra essere quello originale e che il wc, almeno sulla sinistra, è dotato di oblò. Contiamo che Carla e Francesco ci inviino altre foto dettagliate e anche qualche immagine degli interni in modo che possiamo conoscere meglio Samy.
      Una cosa però la sappiamo:
      Samy è un Segugio veloce! 
Lo testimoniano i tanti trofei conquistati sui campi di regata di club, classe Foxtrot, che fanno bella mostra di se sulle mensole di casa Costagli.
     


      Le altre immagini sono riprese proprio nei campi di regata dove Samy è ritratta in assetto da competizione con le belle vele colorate spiegate al vento. 





      Complimenti a Carla e Francesco (e naturalmente a Samy) per il loro palmarès di tutto rispetto e ancora una volta benvenuti nel blog del Segugio! :o)

mercoledì 27 gennaio 2010

Un tocco femminile....le tendine :o)

      Sollecitato a riguardo da un amico armatore del blog (che ha chiesto prudentemente di mantenere l'anonimato), affronto, non senza una certa titubanza, questo spinoso argomento tecnico... ;o)

      Post frivolo e di interesse prettamente femminile? Non proprio; le tendine, in dinette e sugli osteriggi, hanno l'importante funzione di schermare il riverbero dei raggi del sole e di salvaguardare la giusta riservatezza a bordo (tanto per usare finalmente un termine italiano) quando si è all'ormeggio.

      Quando acquistai Dangi Blu la barca ne era sprovvista quindi sono partito da zero. Dopo aver valutato le diverse opzioni ho realizzato la soluzione che vi propongo.


Materiale occorrente:

- n° 4 profilati in alluminio con sezione "a binario" reperibili nei negozi di tendaggi

- vitine autofilettanti sottili e di pochi millimetri di lunghezza

- anelli appositi che scorrono nel profilato

- n° 4 "fermi" per chiudere le estremità dei profilati

- gancetti per gli anelli

- tessuto per tende secondo il proprio gusto (o meglio... delle mogli)

- qualche metro di "arricciatende"

   (le signore sanno di cosa parlo... :o) )

Realizzazione:      

     Per prima cosa occorre fissare i binari facendo attenzione che siano paralleli fra loro.

Io ho utilizzato le vitine autofilettanti perchè la rigidità dei profilati e l'andamento curvo della superficie non consentono un fissaggio adeguato col semplice utilizzo di adesivi o colle.

      Una volta fissati i binari, e avendo pertanto le giuste misure necessarie,  si può passare al confezionamento delle tendine.

      Io ho optato per il confezionamento di due tendine per lato che, all'occorrenza, possono essere fatte scorrere per fare entrare più luce o per dare uno sguardo discreto a quello che accade fuori. Naturalmente l'effetto "arricciato" può non piacere e si può tranquillamente evitare.

      Confesso apertamente che la realizzazione pratica delle tende è totalmente fuori dalle mie competenze, pertanto rimando volentieri l'argomento alle vostre mogli o compagne... o alla sarta di fiducia. Personalmente, all'epoca, reclutai mia madre che se ne occupò di buon grado (grazie mamma!). 

      Come si può vedere dalle foto, gli anellini vanno fissati all'arricciatenda superiormente e i gancetti inferiormente. Una volta che le tendine sono state inserite nei binari, le estremità degli stessi vanno chiuse con gli appositi anellini di blocco per evitare che la tendina esca quando viene aperta.

     

       La stessa procedura può essere naturalmente utilizzata per la realizzazione delle tendine degli osteriggi della cabina di prua e della dinette.

      Mi auguro che la descrizione sia stata sufficientemente chiara e che le foto illustrino bene i materiali e i metodi di lavoro utilizzati.

      Se nella vostra barca avete adottato altri sistemi, mandatemi foto e descrizione; sarò ben lieto di inserirli ad integrazione di questo post.

       Grazie per l'attenzione e .....buon lavoro! :o) 





martedì 19 gennaio 2010

SEGUGIO WANTED! (n°03)


      Questa volta la caccia si svolgerà in Campania e precisamente a Salerno dove il nostro sconosciuto Segugio dovrebbe avere il suo posto d'ormeggio.

      Le foto sono tratte, come di consueto, da un annuncio di vendita sulla rete e mostrano una barca dotata di spoiler di poppa ma anche di plancetta con scaletta integrata. 

      Il Tread Master sembra ancora quello originale, le vele non sono inferite e i vetri sono azzurrati.






      Il WC ha un solo oblò apribile sulla sinistra; a prua è visibile il verricello elettrico. 

Gli interni hanno la cuscineria, frazionata anche sulla seduta, foderata di tessuto chiaro.

      In due foto appare anche l'armatore (?) indaffarato, sembra, a sistemare le cime d'ormeggio.

     






     

     

      Chissà se l'amico Ernesto conosce questo Segugio conterraneo della sua BEPA, oppure è in grado di svolgere le opportune indagini sul posto... :o) 

      Come al solito.....BUONA CACCIA!





mercoledì 13 gennaio 2010

LetteRINA


Cari amici del Segugio,

oggi ho inviato questa e-mail al RINA....

Buon giorno,

il mio nome è Sergio Pani e scrivo da Cagliari.
Nella vita di tutti i giorni faccio il medico ospedaliero ma nel (poco) tempo libero coltivo la mia passione per la vela e da 11 anni possiedo un Segugio 8.50, un cabinato da crociera costruito alla fine degli anni '70 dai cantieri Classis di Godo in Romagna. La passione per questa barca tutta italiana mi ha spinto a creare un sito internet dedicato con l'intento di raccogliere dati e informazioni e rappresentare anche un luogo di incontro virtuale per gli armatori e i tanti estimatori. Si tratta di un blog e questo è l'indirizzo: http://classis-segugio.blogspot.com/.
Con l'intento di raccogliere materiale, sono riuscito a contattare telefonicamente il progettista Nicola Belardi, ormai settantenne, che risiede a Ravenna. Avevo sperato di poter avere da lui informazioni tecniche sul Segugio e magari anche i disegni originali della barca ma, purtroppo, questa aspettativa è andata delusa. Pare che dei disegni delle barche dei cantieri Classis non si sia conservato nulla se non i ricordi, un pò sbiaditi, di trenta anni fa. Un vero peccato.
Ora mi chiedo: è possibile che all'epoca i disegni delle nuove barche dovessere ossere presentati al RINA per la dovuta verifica e approvazione? Se così fosse, è possibile poter recuperare in qualche modo quei disegni dagli archivi?
Non so chi leggerà questa mia e-mail ma voglio sperare che sia una persona che come me desidera in qualche modo mantenere vivo l'interesse per la buona cantieristica navale italiana e avrà la pazienza e la cortesia di darmi una mano in questa mia ricerca.
Anticipatamente ringrazio per quanto vorrà e potrà fare e porgo cordiali saluti

Sergio Pani


Nel pomeriggio ho ricevuto la risposta...


Egregio,

Con riferimento alla Sua richiesta, sono spiacente nel comunicarLe che nessuna documentazione relativa alla suddetta unità, è presente nei nostri archivi.

Saluti

Luigi Fuoco
Head of Pleasure Craft Plan Approval Team
Rina Services SpA
Pleasure Craft Technical Services
Pleasure Craft Plan Approval
Via Corsica, 12 - 16128 Genova - ITALY
Phone: +39 010 5385328
Mobile: +39 334 6611086
Fax: +39 010 5351520
http://www.rina.org


Ringrazio Luigi Fuoco per la sua cortese risposta.

Che dire? Almeno ci ho provato!


La regolazione delle sartie

      Nicola Vallese (TAF) ha preparato per noi questi appunti sulla regolazione delle sartie. E' un argomento che spesso lascia un pò sgomenti i croceristi e sono certo che Nicola risponderà di buon grado a tutti gli interrogativi che vorremo porgli. Grazie Nicola!  

      Le sartie del Segugio sono da 6 mm, quindi per misurare la tensione basta utilizzare un tensiometro come quelli che usano i Surprise

      Prima di effettuare questa regolazione, occorre centrare l'albero in senso trasversale e longitudinale. 

      Per centrare l'albero basta collegare la rullina metrica (o un qualsiasi cosa che non abbia elasticità, basta anche una cima) alla drizza randa e portarla in testa d'albero. Bisogna misurare la distanza da un punto fisso come per esempio l'attacco delle sartie sulla coperta. Questa misura deve essere uguale da entrambe i lati.

      Quindi si inizia a dare uguale tensione alle sartie di dritta e sinistra controllando il numero di giri dato all'arridatoio e confermato dal tensiomentro. Si inizia GRADUALMENTE dalle sartie alte controllando che l'albero non si curvi facendo la pancia all' altezza delle crocette, quindi si passa alla regolazione delle 4 basse. Gli alberi di grandi dimensioni invece vengono
centrati sorreggendoli dapprima con le sartie basse e poi regolando le alte.

      Bisogna ricordarsi che la sartie alte vanno caricate di più rispetto alle basse causa allungamento e stress dovuto alla lunghezza. Regoliamole di 3 punti in più cioè se le alte si stringono a 19 - 20 le basse vanno tensionate a 16 - 17.

      Una volta regolate le sartie e verificata ancora la centratura dell'albero, si regola l'aggolettamento che non è altro che l'inclinazione da dare all'albero in senso prua-poppa (da non confondersi con l' abbananamento della barche da regata). Questo dato per una barca come il Segugio è trascurabile, basta non ecceda 1,5 cm. Si misura col filo a piombo mandato in testa d'albero e si controlla che il riferimento cada a non più di 1,5 cm a poppavia della canaletta della randa.

      L'importante poi è uscire in mare e regolare di fino con 10 nodi di vento e senza onda (in porto sarebbe ideale C.P. permettendo). Le sartie di sottovento devono venire leggermente in bando. Naturalmente sono regolazioni di massima per un vento di circa 13- 15 nodi poi da personalizzare. 

                                                 Nicola Vallese, armatore di TAF

 


martedì 12 gennaio 2010

al telefono...Nicola Belardi


La telefonata risale a qualche giorno fa....

- Si, pronto? (l'accento è tipicamente romagnolo)

- Buongiorno, sono Sergio Pani chiamo da Cagliari; parlo col Dottor Belardi?

- si, sono Nicola Belardi ma qui non ci sono nè dottori nè ingegneri...


       Sfuma così, con la simpatia e la schiettezza tutta romagnola, la titubanza e l'imbarazzo che avevo nel chiamare l'ex direttore tecnico dei cantieri Classis e papà del nostro Segugio.


      Avevo avuto il recapito telefonico da Bibi Guerra e aspettavo la fine delle festività per chiamare. Mi aspettavo di sentire all'altro capo del telefono un serioso professionista, molto impegnato e magari un tantino sulle sue invece....mi trovavo a chiacchierare con un'anziana persona molto affabile e disponibile che non faceva alcun mistero (anzi, semmai un punto d'orgoglio) del suo non essere nè ingegnere nè architetto e neppure laureato ma unicamente un grande appassionato di barche a vela.

      Mi ha raccontato di provenire da una famiglia nella quale il padre disegnava barche e questa passione gli è entrata nel sangue e lui l'ha coltivata migliorandosi con lo studio della fisica e delle costruzioni navali.

      Il fatto che un NON tecnico abbia disegnato una barca così ben riuscita gli fa ancora più onore. 

      Francamente, io avevo sperato di poter avere da Nicola Belardi informazioni tecniche sul Segugio e magari anche i disegni originali della barca da inserire nel Blog ma, purtroppo, questa aspettativa è andata delusa. Pare che dei disegni delle barche Classis non si sia conservato nulla se non i ricordi, un pò sbiaditi, di trenta anni fa. Un vero peccato.

      Abbiamo parlato piacevolmente per mezz'ora e, naturalmente, l'ho informato della nascita del Blog dedicato al Segugio invitandolo caldamente a farci visita. Era molto felice del fatto che qualcuno ancora apprezzasse la sua creatura ma Nicola Belardi, con i suoi quasi 70 anni, è uomo d'altri tempi e non ha dimestichezza con computer, internet e diavolerie simili. Ha però un nipote che può aiutarlo....

      Così, come richiesto, gli ho spedito una breve lettera di carta con l'indirizzo del blog e resto, con voi, in trepidante attesa.

      Vi chiedete se mi sono emozionato?.......si, e tanto! :o)

domenica 10 gennaio 2010

Il nostro Blog su BOLINA!!

      Ho ricevuto da Emanuele Pantaleo (Andrè), che ringrazio ancora, la gradita notizia che il nostro Blog è segnalato nelle pagine del sito di Bolina


      Un piccolo successo che premia il nostro impegno e ci rende molto felici :o) 

      Grazie alla Redazione di BOLINA!

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      Questa mattina, 12/01/2010, ho acquistato in edicola il numero di gennaio e.....sorpresa, siamo anche sulla rivista!! :o)

Blog Su Bolina

venerdì 8 gennaio 2010

Pompa di sentina con il motore.

     Ricevo da Nicola Vallesi (TAF) e pubblico volentieri, questo interessante e pratico sistema di pompa di sentina ausiliaria che sfrutta il circuito di raffreddamento del motore. 

     Come sempre saranno graditi commenti e osservazioni.

     Grazie Nicola!


      E' un altro sistema in uso anche sulle navi per aiutare la normale pompa di esaurimento sentina in caso di piccola falla (e visto che sono a bordo faccio anche gli opportuni scongiuri).

       Io l'ho fatto con il mio MD 11 C Volvo Penta e funziona davvero.

     Praticamente va intercettata l'aspirazione acqua di mare che dal piede va alla pompa (girante) con un "T" (possibilmente in bronzo). Fatto ciò basta mettere un valvola a saracinesca e un tubo spiralato alla cui estremità va posta una succhiarola (anch'essa in bronzo). Tutto qui.

     



     









     

     

      Serve anche a fare con una certa frequenza ed efficacia il lavaggio del motore con aceto: basta porre una bacinella piena di acqua dolce o prodotto disincrostante sulle sedute e mettere dentro la succhiarola dopo aver chiuso la valvola dell' S-drive e aprire quella della nuova diramazione sul "T".

     Lavoro garantito. Occhio solamente ad effettuare frequenti pulizie della retina della succhiarola che in caso di intasamento farebbero surriscaldare il motore e CAMBIARE UNA VOLTA IN PIU IL FILTRO PRINCIPALE DELL'ACQUA. Personalmente uso un filtro cilindrico in plastica per gasolio (tipo quelli che si vedono sui serbatoi dei camion ) dal costo irrisorio. Attenzione che questi filtri hanno il senso di montaggio (indicato con una freccia la linea di flusso)


Spero di essere stato abbastanza chiaro.


         Nicola Vallesi, Armatore di TAF

giovedì 7 gennaio 2010

Un Segugio da salvare :o(

      Ho ricevuto da un amico la segnalazione di un Segugio che giace, in condizioni di abbandono, nel porticciolo di Lazise sul lago di Garda.


      Le foto risalgono a due anni fa e mostrano ANAKENA, questo è il nome che si legge a poppa, molto sporca e trascurata ma che forse potrebbe essere ancora recuperata e riportata agli antichi splendori.

     






      Se qualcuno in zona cerca un Segugio, potrebbe valer la pena di contattare il proprietario e proporre l'acquisto ad un prezzo conveniente. Naturalmente sarebbe d'obbligo una buona perizia preventiva per farsi due conti....

      La soddisfazione di riportare una barca a navigare sarebbe davvero grande.

      Buon Vento Anakena!

venerdì 1 gennaio 2010

ORION



Anno Nuovo.....nuovo Segugio! :o)
Aprendo la posta questa mattina di Capodanno, ho avuto la gradita sorpresa di trovare le foto di ORION, Segugio n° 137 del 1986, che si unisce alla nostra piccola flotta. Orion è ormeggiato a Bari e il suo Armatore è Giovanni Palma (vedi aggiornamenti del 19-03-2011, 02-07-2011 e 15-10-2013).
La nascita di Orion porta con sè un piccolo mistero: come può essere stata costruita nel 1986 se MaVà 57 che porta il n° 156 è del 1982?? Inoltre: è possibile che nel 1986 si costruisse ancora il Segugio? Eppure le piastrine delle due barche parlano chiaro. Giovanni è da poco Armatore di Orion e non sa darsi una risposta; qualcuno ha idee in proposito? Certo questa potrà essere una delle domande che porremo al Dr. Belardi.

Torniamo a noi. Orion è una barca curata e ben tenuta. Come Andrè e Taf ha lo spoiler a poppa ed è dotata di bimini con telaio in acciaio e di lazy jack/bag. In coperta vediamo che il Tread Master originale è stato sostituito con un analogo antisdrucciolo chiaro. Notiamo inoltre, sotto il boma, un inedito vang rigido. Gli osteriggi sulla coperta e sulla tuga sembrano nuovi.
In pozzetto, accanto alla bussola, osserviamo la presenza del GPS cartografico e della stazione vento wireless. Giovanni ci dirà se gli strumenti così vicini alla bussola di navigazione ne alterano in qualche modo la lettura. Notiamo anche che il quadro del motore (VP 18 hp) è protetto in un comodo vano incassato nella parte interna dello specchio di poppa.
Sotto coperta balzano all'occhio gli specchi applicati alla paratia che amplificano lo spazio della dinette. Il controstampo è di un colore verde scuro, diverso da quello visto fino ad ora.
La cuscineria è rivestita, come in Dangi Blu, di semplice tessuto azzurro. Vediamo inoltre il frigo con porta frontale e i numerosi strumenti di misura accanto al pannello elettrico e al classico interruttore "1/2/both".
Vediamo anche L'Armatore Giovanni e la sua famigliola :o)
Benvenuto fra noi Giovanni e complimenti per il tuo Orion!
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AGGIORNAMENTO del 19/03/2011
Giusto ieri ho ricevuto da Giovanni la notizia della vendita di ORION.
Salutiamo Giovanni ringraziandolo per aver fatto parte di questo piccolo gruppo di appassionati e gli auguriamo di cuore... BUON VENTO!!
Speriamo che il nuovo armatore di ORION voglia approdare presto nel nostro porticciolo virtuale ;o)
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AGGIORNAMENTO del 02/07/2011
Come auspicato, il nuovo Armatore di Orion ha chiesto di poter tenere la bella ORION ormeggiata nel nostro porticciolo virtuale.
Ringraziamo Lorenzo Grassi di Bari per aver voluto stare con noi e gli diamo un caloroso benvenuto nella nostra piccola flotta di Segugi :)

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AGGIORNAMENTO del 15/10/2013
Nuovo passaggio di proprietà per ORION. 
Da qualche giorno il nuovo Armatore di questo bell'esemplare di Segugio (ora ormeggiato nel caratteristico porticciolo di Giovinazzo alle porte di Bari) è Antonio De Palma che ha chiesto di poter entrare a far parte del nostro gruppo di Segugisti.
Volentieri lo accogliamo e gli facciamo i complimenti per il suo nuovo acquisto. Sono certo che Orion gli saprà regalare tanti momenti felici e indimenticabili. 
Buon Vento Antonio!! ;o)
Grazie al precedente armatore Lorenzo Grassi per aver fatto un po' di strada in nostra compagnia. Buon Vento!!