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mercoledì 13 gennaio 2010

La regolazione delle sartie

      Nicola Vallese (TAF) ha preparato per noi questi appunti sulla regolazione delle sartie. E' un argomento che spesso lascia un pò sgomenti i croceristi e sono certo che Nicola risponderà di buon grado a tutti gli interrogativi che vorremo porgli. Grazie Nicola!  

      Le sartie del Segugio sono da 6 mm, quindi per misurare la tensione basta utilizzare un tensiometro come quelli che usano i Surprise

      Prima di effettuare questa regolazione, occorre centrare l'albero in senso trasversale e longitudinale. 

      Per centrare l'albero basta collegare la rullina metrica (o un qualsiasi cosa che non abbia elasticità, basta anche una cima) alla drizza randa e portarla in testa d'albero. Bisogna misurare la distanza da un punto fisso come per esempio l'attacco delle sartie sulla coperta. Questa misura deve essere uguale da entrambe i lati.

      Quindi si inizia a dare uguale tensione alle sartie di dritta e sinistra controllando il numero di giri dato all'arridatoio e confermato dal tensiomentro. Si inizia GRADUALMENTE dalle sartie alte controllando che l'albero non si curvi facendo la pancia all' altezza delle crocette, quindi si passa alla regolazione delle 4 basse. Gli alberi di grandi dimensioni invece vengono
centrati sorreggendoli dapprima con le sartie basse e poi regolando le alte.

      Bisogna ricordarsi che la sartie alte vanno caricate di più rispetto alle basse causa allungamento e stress dovuto alla lunghezza. Regoliamole di 3 punti in più cioè se le alte si stringono a 19 - 20 le basse vanno tensionate a 16 - 17.

      Una volta regolate le sartie e verificata ancora la centratura dell'albero, si regola l'aggolettamento che non è altro che l'inclinazione da dare all'albero in senso prua-poppa (da non confondersi con l' abbananamento della barche da regata). Questo dato per una barca come il Segugio è trascurabile, basta non ecceda 1,5 cm. Si misura col filo a piombo mandato in testa d'albero e si controlla che il riferimento cada a non più di 1,5 cm a poppavia della canaletta della randa.

      L'importante poi è uscire in mare e regolare di fino con 10 nodi di vento e senza onda (in porto sarebbe ideale C.P. permettendo). Le sartie di sottovento devono venire leggermente in bando. Naturalmente sono regolazioni di massima per un vento di circa 13- 15 nodi poi da personalizzare. 

                                                 Nicola Vallese, armatore di TAF

 


10 commenti:

  1. Mi pare che l'operazione non sia molto semplice, bisogna essere professionisti... e poi ogni quando bisogna regolare le sartie?

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  2. Pino, non credo che sia un lavoro da rigger professionista a meno che non parliamo del "magico mondo" delle regate dove queste regolazioni sono di estrema importanza. Per le nostre esigenze di croceristi credo sia sufficiente vedere una o due volte come si fa e usare tensiometri standard dal costo modesto. Ma sentiamo cosa dice Nicola....

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  3. Confesso....No. Ma devo dire che non mi ci sono mai messo d'impegno e, oltretutto, non mi è mai capitato fra le mani un tensiometro. :o)

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  4. Ciao a tutti. Per la regolazione ci vuole solo un po di pazienza. Come tutte le cose la prima volta è la piu difficile ma teniamo presente che stiamo parlando di un alberello di 10 m circa con un ordine di crocette e soprattutto ben dimensionato che perdona molti errori. Una volta centrato bisogna vedere in navigazione come si comporta , se spancia o fa strane curve: basta mettersi a traguardare la testa d'albero con la faccia attaccata alla canaletta. Non ci dovrebbero essere curve a meno che non c'è tanto vento da fare scadere sottovento la parte alta dell'albero. Per il resto niente di che: controllare che l'imbando delle sartie sottovento quando si naviga di bolina non sia eccessivo per entrambi i bordi.Per imbando intendo che la sartia non è in tensione (anzi deve essere leggermente lasca)questo con una situazione di vento intorno ai 10-12 nodi di reale. Naturalmente se la barca si usa in una zona ventosa conviene caricare un po di piu le sartie per evitare che al cambio di mura ci sia un colpo di frusta causato dal troppo imbando delle sartie sottovento.

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  5. Ciao Sergio, ma quello in foto è il tuo albero?
    Il mio ha sezione rettangolare e non ellittica come la foto, però l' attacco delle crocette è come il mio: praticamente sarebbero libere di oscillare se non fossero vincolate alle sartie dai cavallotti avvitate alle estremità.

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  6. .............Nicola Vallese, non Vallesi. Non ho parentela col cantante ;-D

    Ciao

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  7. Riformulo la domanda a Nicola: quando regolare le sartie? Sul sito degli ADV c'e' una bella discussione in banchina a proposito di tensiometro...Ciao Pino

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  8. Si, quello è l'albero di Dangi Blu con le sartie nuove; è l'originale NEMO.
    Ops....Vallese certo. Perdona la svista, correggo subito :o)

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  9. Le sartie vanno sicuramente regolate almeno due volte l'anno e comunque, per sicurezza, sempre guardate ad ogni uscita. In realtà non c'è una regola fissa: chi fa regate le controlla prima e durante la gara e poi eventualmente toglie lo stress scaricando un po la tensione quando si rientra all'ormeggio. Ma è un altro mondo, molto lontano dalla nostra realtà. Basta un minimo di buon senso: non devono essere ne troppo inbando ne troppo in tensione (vedi post).

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