sabato 12 dicembre 2009
Benvenuto Bibi!
venerdì 11 dicembre 2009
Il Motore: Volvo Penta MD11C / 110S
Confesso di non avere alcuna competenza in fatto di motori; il mio intervento si limita alla piccola normale manutenzione che ogni buon armatore dovrebbe saper fare sul motore della propria barca. Pertanto in questa sede mi limiterò a mettere a disposizione di tutti il materiale tecnico reperito on-line. Ringrazio Nicola (TAF) e Pino (PETERPAN) per il loro prezioso contributo.
All'epoca la trasmissione S-drive era una novità e in questo senso il nostro Segugio è stato un vero precursore dei tempi.
Ecco la brochure del nostro propulsore.
Di seguito potete vedere il manuale d'uso e manutenzione in italiano.
Per i più smanettoni, abbiamo anche un manuale d'officina (in inglese). Con un po di manualità e qualche chiave si può rigenerare un motore e farlo diventare come nuovo.... :)
Per scaricare i manuali, cliccate nell'angolo in alto a destra, il file si aprirà in un'altra finestra dalla quale sarà possibile eseguire il download del documento in formato PDF.
giovedì 10 dicembre 2009
Il Segugio visto da "Il Giornale della Vela"
Finalmente, dopo lunghe ricerche e pazienti appostamenti, sono riuscito a procurarmi l'articolo comparso nel numero di Giugno-Luglio 1978 de "Il Giornale della Vela", a firma di Antonio Galassi.
Purtroppo ho avuto delle vecchie fotocopie in bianco e nero un pochino rovinate che ho cercato di migliorare e ho trasformato in PDF. Non sono il massimo ma, come si dice, a caval donato.....
Spero che sia comunque di vostro gradimento.
Buona lettura!
GDV1
GDV2
SEGUGIO WANTED! (n°02)
Questo Segugio non è del tutto sconosciuto nel senso che tempo fa ho avuto un breve contatto epistolare con l'Armatore con il quale ci siamo scambiati foto ed informazioni sulle rispettive barche.
In queste foto vediamo che il Segugio è dotato di un'ampia plancetta di poppa con scaletta/passerella incorporata, di bimini (ricordo che era autocostruito), Lazy Jack e Lazy Bag e "vetri" azzurrati; il TM della coperta è stato sostituito (sembra) con il tipo liscio grigio chiaro.
Sfortunatamente ricordo solo che la barca stava in Puglia ma non ricordo né il nome del Segugio né quello dell'armatore. Spero che qualcuno di voi lo riconosca e che riusciamo a reclutarlo nella nostra piccola flotta.
Buona caccia!
mercoledì 9 dicembre 2009
BEPA
Nostromo, fischietto!
Diamo il benvenuto fra noi a BEPA, Classis Segugio n° 120 del 1981 e al suo Armatore Ernesto Nardo.
Bepa si trova ormeggiata in Campania nel porto turistico di Marina di Stabia, alla base della splendida penisola sorrentina.
Dalle foto che Ernesto ha inviato vediamo che Bepa ha ancora in coperta il Tread Master originale, dispone di un'ampia plancetta di poppa con passerella integrata e di un bimini leggero con telaio in alluminio che sembra assolvere bene al suo mestiere.
Gli interni hanno una tappezzeria color crema che ben contrasta con la tonalità miele dei legni. Sul carteggio troviamo il VHF e il GPS. Al momento non sappiamo nulla della motorizzazione e di altre eventuali dotazioni di bordo; aspettiamo comunicazioni....
Dimenticavo, vediamo anche Ernesto a bordo di Bepa con, sullo sfondo, i magnifici faraglioni di Capri.
Benvenuto a bordo Ernesto e complimenti per la tua Bepa!
AGGIORNAMENTO del 7-maggio 2010:
L'amico Ernesto ha venduto BEPA!
...Giuseppe Fontanella, noto nel Forum come Gius66; l'amico che da tempo desiderava fortemente diventare armatore di un Classis Segugio!
Complimenti vivissimi a Giuseppe e benvenuto nel nostro Club esclusivo; da oggi il tuo nick sarà Giuseppe BEPA :o)
All'amico Ernesto, che ha deciso di sospendere per il momento la sua attività velistica, auguriamo di cuore di trovare comunque un nuovo hobby da coltivare con la stessa passione.
Naturalmente, caro Ernesto, ti annoveriamo sempre fra gli estimatori del Segugio e sarai sempre il benvenuto nel Forum.
Sergio
domenica 6 dicembre 2009
Sganciare il bulbo
Sollecitato da Nicola, armatore di TAF, illustro brevemente, con l'aiuto di alcune fotografie, come è fissato il bulbo in ghisa del nostro Segugio.
Nel 2005 ho avuto la disavventura di toccare uno scoglio davanti al porto di Ottiolu sulla costa orientale della Sardegna. I danni non sono stati rilevanti ma il bulbo si è "mosso" creando una via d'acqua in sentina. In quella circostanza ho portato la barca ad Arbatax e l'ho affidata alle cure dell'ottimo cantiere Mulas. Naturalmente ho chiesto e ottenuto che il lavoro di ripristino venisse fatto a regola d'arte e con la massima cura.
Alata la barca, si è proceduto a sganciare il bulbo, ripristinare e rinforzare la sua sede e, dopo aver verificato che i perni (prigionieri) erano integri e ben saldi, il bulbo è stato agganciato e fissato nuovamente allo scafo e sigillato con mastici particolari.
Non so dire se esistano dei valori dinamometrici da rispettare per il serraggio dei bulloni ai prigionieri.
Il bulbo in ghisa, che pesa 850 Kg, è fissato allo scafo per mezzo di 8 perni filettati, imbullonati e affogati nella vetroresina. Per poter accedere ai bulloni si è dovuto lavorare di fresa. La sequenza fotografica mostra la localizzazione dei perni e il risultato finale del ripristino. Da notare che il cantiere Mulas ha rinforzato ulteriormente la struttura del fondo della barca con dei semimadieri in legno affogati anch'essi nella vetroresina.
Riconsegnandomi la barca e leggendo forse nel mio sguardo una certa apprensione, il Sig. Mulas mi disse: "Stia tranquillo, è più solida di prima!".
In definitiva, tenendo fede al vecchio adagio "non tutti i mali vengono per nuocere", quella è stata una buona occasione per fare una verifica dell'integrità dei prigionieri del bulbo e qualche altro lavoretto di manutenzione.
Spero che queste note siano state utili; se avete altre informazioni su questo argomento sarò ben felice di integrare il post.
Sergio
sabato 5 dicembre 2009
La Bacheca del Segugio
Per non fare confusione nei vari post, ho pensato di creare questo spazio dove ciascuno possa inserire pareri, critiche, proposte, richieste, comunicazioni e tutto cio che non sia attinente ad uno specifico post. Può anche essere utilizzato per inserzioni del mercatino.
Questo spazio ha la funzione di bacheca, di cassetta delle lettere ma anche di piccolo forum interno al blog. Insomma, se avete da dire qualcosa potete farlo inserendo un commento qui.
Troverete sempre il link alla bacheca nella pagina iniziale del blog.
Grazie per la collaborazione! :o)
venerdì 4 dicembre 2009
Alberi e Segugi
giovedì 3 dicembre 2009
LUVA (ex Soft)
Oggi un altro Segugio si è unito alla nostra piccola flotta!!
Ho il piacere di presentare SOFT, Segugio n°__ del 1980. Porto: Riccione. Armatore: Alberto Turis.
Notiamo la presenza, come in Andrè, del teak che prende il posto del Tread Master della coperta e a poppa una comoda plancetta con scaletta da bagno.
I tessuti della cuscineria sono rifatti con un sobrio motivo a righe. Nella cucina è interessante (e da copiare) la soluzione del cassetto ricavato sotto i fuochi nello spazio fra i due porta oggetti rotondi. In effetti è uno spazio sprecato che va... colmato.
Da ultimo notiamo la presenza, in quadrato, del Comandante Turis!
Alcune foto sono state rubate da un sito di brokeraggio nel quale Alberto ha messo in vendita il suo Soft. Riusciremo Emanuele ed io con il nostro esempio a far recedere Alberto dal suo insano proposito? Cospargiti anche tu il capo di cenere e pentiti dei tuoi intendimenti.
Naturalmente si scherza. Alberto, se questo è il tuo desiderio ti auguriamo di realizzarlo al più presto ma se decidi di tenere con te Soft...siamo più contenti :o)
Benvenuto ad Alberto e complimenti!
Vado ad aggiungere un pesciolino nel laghetto..... e siamo a sei! :o)
AGGIORNAMENTO APRILE 2014
Cari Amici Armatori, ho avuto notizia da Alberto che il SOFT è stato venduto.
I nuovi Armatori di questo bell'esemplare di Segugio si chiamano Luca e Valentina che, alla faccia di tutte le superstizioni marinaresche, hanno ribattezzato la barca col nome di LUVA!
Il nuovo ormeggio di LUVA si trova nel porticciolo di Bellaria (RN).
Salutiamo Alberto che ha condiviso fin qui il nostro viaggio e diamo il benvenuto a Luca e Valentina sperando che vogliano anche loro unirsi a noi in questo porticciolo virtuale.
Buon Vento LUVA!!
mercoledì 2 dicembre 2009
martedì 1 dicembre 2009
Le impressioni di "Nautica"
Grazie al gentile omaggio dell'amico AdV Andrea Napoli, siamo in grado poter leggere l'articolo, comparso all'epoca sulle pagine di Nautica, che riporta le impressioni della qualificata rivista sul neonato Classis Segugio.
Nel complesso l'articolo è molto lusinghiero e mette in evidenza le ottime qualità costruttive della barca, i suoi interni ampi e razionali che denotano un attentissimo studio con uso di ottimi materiali e con una buona esecuzione e le buone doti di navigazione con un morbido passaggio sull'onda e la capacità di raggiungere e tenere benissimo una bolina di 30-35 gradi per parte: misura non facilmente riscontrabile con altre barche.
Alcune osservazioni dell'articolista, come l'assenza di passacavi per le cime di ormeggio (!!), riguardano evidentemente dettagli importanti che sono stati successivamente modificati dal costruttore.
Da ultimo il prezzo: 21.200.000 Lire + IVA al 18%
Buona lettura!
Nautica 02 copia
Nautica 03 copia
lunedì 30 novembre 2009
SEGUGIO WANTED! (n°01)
Vagando nel mare magnum di Internet mi sono imbattuto in diversi esemplari di Segugio dei quali conservo le immagini nell'apposita cartella Altri Segugi del mio pc :o)
Non lasciamo che queste sorelline delle nostre barche restino nell'ombra dell'anonimato; diamo loro un nome e una collocazione nell'Anagrafe dei Segugi Naviganti.
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Il Segugio Wanted n°01 è un esemplare probabilmente registrato all'estero (notate il numero sul mascone di dritta con delle scritte illeggibili). Riconoscete il porto?
Sulla poppa si intravedono le ultime due o forse tre lettere del nome ....ET....VET.
Sempre sullo specchio di poppa notiamo un piccolo scalino per facilitare la salita a bordo e le gruette per il tender. E' dotato di bimini.
Buona caccia!
DANGI BLU
Cari amici, è il momento che vi presenti la mia DANGI BLU, Segugio n° 94 del 1980. Porto di ormeggio Cagliari; armatore Sergio Pani....che sono io!
Nei quasi 30 anni della sua vita, Dangi Blu è passata nelle mani di diversi proprietari (fra i quali c'è stata anche una ragazza francese); io sono il quinto. Mi piacerebbe davvero rintracciarli tutti e farmi raccontare qualche aneddoto.
Ho acquistato DANGI (così si chiamava allora) nel 1998 da un ingegnere romano che la teneva al porto di Anzio. Disimmatricolata e portata in Sardegna, ho iniziato i piccoli e grandi lavoretti che ogni armatore deve affrontare.
Non starò qui a tediarvi elencando tutti i lavori e le migliorie; vi dirò solo dei più importanti. Nel 2003, quando è nato mio figlio, ho installato il compressore nel vano frigo e l'ho trasformato a pozzetto; inoltre ho montato a poppa una comodissima plancetta. L'anno seguente ho cambiato il boma, che presentava numerosi punti di ossidazione, e ho rifatto il Tread Master della coperta che era molto liso. Ho scelto il colore grigio chiaro semplicemente perchè... mi piaceva di più.
I lavori veramente grossi li ho fatti quest'anno ad iniziare dalla nuova motorizzazione (Mitsubishi da 27 Hp marinizzato dalla spagnola Solè Diesel), impianto dell'acqua calda, nuova randa steccata, nuove manovre fisse e tenditori, verricello elettrico, tender e fuoribordo. Insomma, in poche parole....quest'anno mi sono svenato! :o(
Come sapete, recentemente ho anche pensato di venderla per passare ad una barca più grande ma, alla fine dopo tanto meditare, ho capito che non posso separarmene. Dangi Blu fa ormai parte di me e della storia della mia famiglia anzi....
Dangi Blu è una di famiglia!
Qui potete vedere un recente video di Dangi Blu in navigazione
Il "rostro" di Epaminonda
Il logo del cantiere Classis rappresenta un rostro romano, stilizzato, che prosegue il discorso latino del nome stesso del cantiere:
classis = flotta.
Il marchio era stato disegnato da Epaminonda Ceccarelli, un nome che certamente non ha bisogno di presentazioni.
Il rostro delle navi da guerra romane era formato da un pezzo unitariamente fuso in bronzo che si andava ad inserire nel punto di congiunzione tra la parte finale prodiera della chiglia e la parte più bassa del dritto di prua. Esso era inoltre agganciato alla parte lignea dello scafo, mediante numerosi chiodi.
Mentre tutta la struttura del rostro era laminare e costituiva una sorta di fodera alle parti lignee suddette dello scafo, diversa era la porzione antistante per la sua possanza e robustezza. La parte anteriore del rostro era, infatti, costituita da un possente fendente verticale rafforzato da ben tre fendenti laminari orizzontali. Il rostro era lo strumento micidiale con il quale le imbarcazioni romane speronavano le fiancate delle navi nemiche per determinarne il rapido affondamento.
MAVA' 57
Non ho resistito! Ho rubato a Zac alcune foto, trovate on line, del suo MaVà57, Segugio n° 156 del 1982. Porto: S. Benedetto del Tronto (AP) Armatore: Domenico Zacchetti.
In attesa che Zac ci racconti qualcosa della sua barca, osserviamo ammirati il coloratissimo spy con il logo del cantiere; davvero molto bello.
Da una foto scattata alla barca alata scopro che MaVà57 si chiamava precedentemente PAAL IV........