Ho ricevuto da un'amica, e volentieri condivido con voi, queste due immagini pubblicitarie del nostro Segugio: esaminiamole insieme.
La prima dovrebbe risalire al 1979, anno nel quale la produzione del Segugio ebbe inizio. Nell'angolo superiore sinistro, il pubblicitario dello Studio AGR di Ravenna ha voluto evidenziare, con una fascetta tricolore, l'italian style del nostro Segugio.
Al centro, dentro al grande logo dei cantieri Classis, vediamo il disegno del Segugio e la scritta che richiama i precedenti modelli Dingo e Boxer.
In basso a destra sono riportate le caratteristiche tecniche, peraltro non tutte corrette, e i nomi del progettista Prof. (?) Nicola Belardi, del quale è riprodotto anche il faccione, e dell'architetto degli interni Franco Verlicchi.
Di Franco Verlicchi non sappiamo nulla; se cerchiamo su Google troviamo molte informazioni su un artista romagnolo scomparso alcuni anni fa. Si tratta forse di lui? Ho inviato una mail a Bibi Guerra per chiedergli lumi in proposito, attendo risposta.
In basso a destra vediamo l'elenco dei concessionari italiani della Classis; si spazia da Milano a Brindisi. Chissà se qualcuna di queste è ancora attiva.
In basso a destra vediamo l'elenco dei concessionari italiani della Classis; si spazia da Milano a Brindisi. Chissà se qualcuna di queste è ancora attiva.
Sempre a destra vediamo i loghi della Volvo Penta, che forniva i motori, e della prestigiosa Goiot che forniva parte dell'attrezzatura di coperta.
Nella seconda immagine vediamo invece l'esterno di un pieghevole che invita a visitare il 21° Salone Nautico Internazionale di Genova del 1981 per verificare di persona la bontà delle barche costruite dai cantieri Classis.
L'esortazione è tradotta in inglese, tedesco e francese, segno della politica di esportazione delle barche non solo in ambito nazionale ma europeo.
E' molto interessante notare che la sede del cantiere non è più a Godo ma a Russi che dista solo pochi chilometri dalla sede originaria.
Nell'interno del pieghevole troviamo i disegni dei modelli Classis in produzione: il Sir Arthur (m. 11,70), il Lady Laura (m. 10,50), il nostro Segugio (m. 8,50) e infine la novità del Salone, il First Lady (m. 11,00).
Mentre le prime tre barche sono conosciute, del First Lady non si trova traccia alcuna neppure con i motori di ricerca.
Possiamo desumere che sia stato costruito in pochissimi esemplari se non uno solamente, quello presentato al Salone del 1981.
Mi auguro che anche questo piccolo flashback della storia del Segugio e dei cantieri Classis vi abbia incuriosito e piacevolmente intrattenuto nel nostro Blog.
Un saluto a tutti e...alla prossima! :o)
Riporto qui il commento che Marco Carpe Diem ha inserito in "Bacheca".
RispondiEliminacarpe diem ha detto...
Con riferimento alla pubblicità vintage vi segnalo che quattro anni fa credo di aver visto una first lady a Formia. Era ridotta maluccio ma poi è stata acquistata e rimessa in sesto. La vedevo fino all'anno scorso a Gaeta ma quest'anno non è ancora comparsa. Se la vedrò cercherò di avvicinarla e li indirizzerò sul blog. La barca è molto bella e credo che per chi ama il segugio non possa passare indifferente perchè sembra proprio un segugio in grande. Io mi fermavo sempre a guardarla.
In effetti, caro Marco, anche dal piccolo disegno del pieghevole, le linee sembrano quelle del Segugio a parte la poppa più rialzata. Sarei davvero curioso di vedere delle foto del First Lady e se ne hai occasione non dimenticarti di farle. Ciao
RispondiEliminacredo di essere l'attuale proprietario del first lady che ha visto a Formia,( hidalgo) è sempre a Gaeta ora è alla base nautica Flavio Gioia, sempre gagliarda, sono ha disposizione di veri amatori.
RispondiEliminascrivere a claudiobernard@msn.com
Ciao Claudio e grazie per il tuo intervento.
EliminaSarebbe interessante conoscere questa "sorella maggiore" del Segugio della quale non si hanno notizie ne immagini sul web. Se ti fa piacere, inviami via email qualche bella foto della tua barca che ne illustri le caratteristiche e io scriverò un post dedicato.
A presto e BUON VENTO!!
Sergio