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venerdì 19 febbraio 2010

Stasera....si cena in pozzetto!


      Credo che sarete daccordo con me, uno dei grandi piaceri che la barca ci offre è quello di poter gustare una buona cenetta in pozzetto, magari stando placidamente all'ancora in una rada tranquilla, di fronte ad un magico tramonto e con la giusta compagnia...che meraviglia!

      "Ingrediente" non certo indispensabile ma assai utile per potersi godere questo piacere è il tavolino da pozzetto. 

      Questo elemento d'arredo, per essere funzionale, deve avere alcune caratteristiche irrinunciabili. Deve essere sufficientemente grande ma, al tempo stesso, non troppo ingombrante o pesante per poter essere stivato con facilità; deve essere semplice da montare e smontare e, naturalmente, una volta montato deve essere ben stabile.

      L'amico Pino Cicione mi ha inviato alcune foto del tavolino in dotazione al suo Peterpan. Non è chiaro se fosse un optional offerto dal Cantiere oppure la realizzazione di un precedente armatore. Starà a voi, eventualmente, chiarire questo dubbio.

      Come possiamo vedere dalle foto, il tavolo è fissato alla barca da due cilindretti che si incastrano nei rispettivi bicchierini situati nella parte superiore dello specchio di poppa.



     

     



      Il piede, ripiegabile, si incastra con lo stesso sistema al coperchio del vano motore.

     Questo tavolino è davvero molto carino e certamente rispetta le caratteristiche viste precedentemente. Tuttavia, se mi è concessa una critica, trovo che il sistema di aggancio ha lo svantaggio di dover praticare tre fori sulla barca per sistemare i bicchierini.

      La mia Dangi Blu era sprovvista del tavolino da pozzetto e, non volendo rinunciare alle suddette cenette di fronte al tramonto, ho dovuto fare ricorso a tutte le mie scarse doti di bricoleur per realizzare il tavolo che qui vi presento.

Materiale occorrente:

- una tavola di buon compensato marino di cm 60 x 105, dello spessore di cm 1,5

- due listelli in mogano a sezione rettangolare 

- due angolari in acciaio inox 

- due piastrine inox per incastro (non conosco il nome tecnico...aiutatemi voi)

- un tubo in acciaio inox

- una base inox per il tubo

- viti inox autofilettanti di varia misura

- un piedino in gomma

- due fermatubi in plastica

- carta abrasiva fine e impregnante per legno 

Realizzazione:

      La realizzazione è piuttosto semplice e necessita di pochi banali attrezzi che tutti abbiamo in barca o a casa.

      Innanzitutto occorre posizionare le due piastrine all'interno dello specchio di poppa tenendo conto dello spessore della tavola e dei listelli. La distanza fra le due piastrine è di 42,5 cm.

      Prepariamo la tavola arrotondando gli angoli anteriori e il lato posteriore in modo che accompagni la curvatura dello specchio di poppa. Fissiamo i listelli alla tavola e su questi gli angolari tenendo conto, naturalmente, della distanza delle piastrine nelle quali dovranno incastrarsi perfettamente.



     




       A questo punto fissiamo la base portatubo e facciamo delle prove per individuare la lunghezza del tubo che consenta, col piedino di gomma montato, di mantenere orizzontale il nostro tavolo.

      Una volta che tutto l'insieme risulta perfetto, possiamo rimuovere la base porta tubo e gli angolari e passare alla verniciatura del tavolo che effettueremo, dopo aver ben levigato con carta abrasiva di varia grana, con alcune mani di impregnante e una finitura che può essere lucida o satinata secondo il proprio gusto personale.

Tempo di esecuzione: diciamo che fra varie prove e la realizzazione vera e propria, mi sono servite alcune giornate ma tenete presente che lavoravo nei ritagli di tempo e, come ho detto, non ho grande manualità. 

Costo: se non ricordo male, all'epoca spesi circa 60.000 delle vecchie buone Lire 

      Il tavolo risponde abbastanza alle caratteristiche ideali viste in precedenza. L'unico neo è, se vogliamo, il peso che sarebbe potuto essere inferiore utilizzando una tavola e dei listelli leggermente meno spessi. Un vantaggio, credo non trascurabile, è che non è necessario praticare fori nella barca, tranne quelli per fissare le piastrine con 4 vitine.

     Inoltre è abbastanza grande ma facilmente stivabile e si monta e si smonta velocemente da soli

      Il suo posto a bordo di Dangi Blu è nel cuccettone di poppa sistemato di taglio e ben incastrato con un tacco di legno incollato al cielino.

       Il tavolo accoglie comodamente quattro persone e per noi che siamo tre è più che sufficiente. Quando ospitiamo amici, sistemo una tavola a ponte fra le panche del pozzetto in modo da creare un'altra seduta sul lato anteriore del tavolo. Se poi si è proprio in tanti, ci si sparpaglia un pò per tutta la barca... con i piatti in mano e tanta allegria :o)

       Buon lavoro e buon appetito! ;o)

 

5 commenti:

  1. Ciao, io fino a non molto tempo fa adottavo un sistema simile al tuo, poi a causa dal peso e dell ingombro ho optato per i tavolini pieghevoli a listelli in alluminio che si utilizzano in campeggio. Chiuso (arrotolato cioè) e riposto nella sua sacca occupa uno spazio esiguo circa 20cm x 20cm x 120cm. L'unico difetto è quello di essere poco stabile, in effetti quello che avevo (e che hai tu) permette sicuramente un soggiorno in pozzetto piu tranquillo. Ora devo avere piu accortezza nell'infilare le gambe sotto il tavolo

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  2. Nicola, come vedi dalla foto, l'ingombro del tavolo rigido stivato di taglio è poca cosa. Certo il peso è superiore ma in compenso la stabilità è davvero ottima e c'è ampia libertà per le gambe. Comunque, fammi avere una foto del sistema che adotti tu e la inserirò nel post.

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  3. Il tavolo da te realizzato Sergio, e' molto simile al mio, non ho ben capito come fissi l'asta sul pavimento del pozzetto, se lo urti accidentalmente, si piega? Il tavolo di Peterpan credo che sia proprio originale del Cantiere Classis: il legno e il colore sono' identici al tavolo in dinette, e poi anche quei fori sull'asta della base, molto simili a quelli in dinette. I due bicchierini sullo specchio di poppa hanno 2 tappini di gomma che si tolgono quando devi infilare i cilindretti e comunque i2 fori x viti li hai fatti anche tu per fissare le piastre. Se lo dovessi costruire farei in modo di aggangiarlo in poppa allo strallo (senza fori manco x viti) e fargli "un gambo" che si blocchi a 90 gradi.
    Buona la soluzione di sistemarlo di taglio nella cuccetta del marinaio con la fiecca di legno, ma non da fastidio all'apertura del gavone? Sul tavolo di Peterpan abbiamo mangiato anche in 5 persone. Ciao Pino

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  4. Pino, il piede non è fissato al pavimento del pozzetto ma solo appoggiato col tacco in gomma. Se urtato accidentalmente non si piega perchè il tubo è infilato nella base inox vitata alla tavola e rimane rigido a 90 gradi.
    Daccordo, anche io ho fatto 4 forellini per le vitine ma ammetterai che sono ben poca cosa rispetto ai 3 fori di trapano necessari per mettere i bicchierini.
    La soluzione di realizzare un tavolo poggiando la tavola sullo specchio di poppa e agganciandola al paterazzo credo non dia sufficienti garanzie di stabilità.
    Messo di taglio nel cuccettone, il tavolo non disturba perchè rimane a poppavia dell'apertura e poggia sul bordo del gavone stesso.
    Mi piacerebbe molto conoscere le soluzioni adottate dagli altri Segugisti.... :o)

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