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lunedì 30 novembre 2009

SEGUGIO WANTED! (n°01)



 

      Vagando nel mare magnum di Internet mi sono imbattuto in diversi esemplari di Segugio dei quali conservo le immagini nell'apposita cartella Altri Segugi del mio pc :o)

      Non lasciamo che queste sorelline delle nostre barche restino nell'ombra dell'anonimato; diamo loro un nome e una collocazione nell'Anagrafe dei Segugi Naviganti.

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      Il Segugio Wanted n°01 è un esemplare probabilmente registrato all'estero (notate il numero sul mascone di dritta con delle scritte illeggibili). Riconoscete il porto?

      Sulla poppa si intravedono le ultime due o forse tre lettere del nome ....ET....VET. 

      Sempre sullo specchio di poppa notiamo un piccolo scalino per facilitare la salita a bordo e le gruette per il tender.  E' dotato di bimini.

                   Buona caccia! 

DANGI BLU

       
             

              

                           

                 

      Cari amici, è il momento che vi presenti la mia DANGI BLU, Segugio n° 94 del 1980. Porto di ormeggio Cagliari; armatore Sergio Pani....che sono io!

      Nei quasi 30 anni della sua vita, Dangi Blu è passata nelle mani di diversi proprietari (fra i quali c'è stata anche una ragazza francese); io sono il quinto. Mi piacerebbe davvero rintracciarli tutti e farmi raccontare qualche aneddoto.

      Ho acquistato DANGI (così si chiamava allora) nel 1998 da un ingegnere romano che la teneva al porto di Anzio.  Disimmatricolata e portata in Sardegna, ho iniziato i piccoli e grandi lavoretti che ogni armatore deve affrontare. 

      Non starò qui a tediarvi elencando tutti i lavori e le migliorie; vi dirò solo dei più importanti. Nel 2003, quando è nato mio figlio, ho installato il compressore nel vano frigo e l'ho trasformato a pozzetto; inoltre ho montato a poppa una comodissima plancetta. L'anno seguente ho cambiato il boma, che presentava numerosi punti di ossidazione, e ho rifatto il Tread Master della coperta che era molto liso. Ho scelto il colore grigio chiaro semplicemente perchè... mi piaceva di più. 

      I lavori veramente grossi li ho fatti quest'anno ad iniziare dalla nuova motorizzazione (Mitsubishi da 27 Hp marinizzato dalla spagnola Solè Diesel), impianto dell'acqua calda, nuova randa steccata, nuove manovre fisse e tenditori, verricello elettrico, tender e fuoribordo. Insomma, in poche parole....quest'anno mi sono svenato! :o(

      Come sapete, recentemente ho anche pensato di venderla per passare ad una barca più grande ma, alla fine dopo tanto meditare, ho capito che non posso separarmene. Dangi Blu fa ormai parte di me e della storia della mia famiglia anzi....

      Dangi Blu è una di famiglia!

Qui potete vedere un recente video di Dangi Blu in navigazione


Il "rostro" di Epaminonda



     



     

      Il logo del cantiere Classis rappresenta un rostro romano, stilizzato, che prosegue il discorso latino del nome stesso del cantiere:

classis = flotta. 

      Il marchio era stato disegnato da Epaminonda Ceccarelli, un nome che certamente non ha bisogno di presentazioni. 


      Il rostro delle navi da guerra romane era formato da un pezzo unitariamente fuso in bronzo che si andava ad inserire nel punto di congiunzione tra la parte finale prodiera della chiglia e la parte più bassa del dritto di prua. Esso era inoltre agganciato alla parte lignea dello scafo, mediante numerosi chiodi.
      Mentre tutta la struttura del rostro era laminare e costituiva una sorta di fodera alle parti lignee suddette dello scafo, diversa era la porzione antistante per la sua possanza e robustezza. La parte anteriore del rostro era, infatti, costituita da un possente fendente verticale rafforzato da ben tre fendenti laminari orizzontali. Il rostro era lo strumento micidiale con il quale le imbarcazioni romane speronavano le fiancate delle navi nemiche per determinarne il rapido affondamento.

MAVA' 57








      Non ho resistito! Ho rubato a Zac alcune foto, trovate on line, del suo MaVà57, Segugio n° 156  del 1982. Porto: S. Benedetto del Tronto (AP) Armatore: Domenico Zacchetti.

      In attesa che Zac ci racconti qualcosa della sua barca, osserviamo ammirati il coloratissimo spy con il logo del cantiere; davvero molto bello.

      Da una foto scattata alla barca alata scopro che MaVà57 si chiamava precedentemente PAAL IV........ 

La piastrina.....




      Ogni Segugio che si rispetti possiede, ben rivettata o avvitata in quadrato, la sua piastrina di riconoscimento dove sono riportati, oltre al nome del cantiere, l'anno di costruzione e il numero progressivo dello scafo.

      Inizialmente la piastrina era costituita da una semplice lamierina in alluminio (in foto la piastrina del mio Dangi Blu) ma successivamente si è evoluta in una vera e propria "targa" con tanto di logo e la scritta, forse un tantino pomposa, CLASSIS SEGUGIO INTERNATIONAL. (nella foto la targa di MaVà57)

      Dall'osservazione della targa possiamo facilmente dedurre che la costruzione del Segugio continuò almeno fino al 1982 e che ne vennero prodotti almeno 156 esemplari!!

      Quanti di questi ancora navigano? Coraggio, sguinzagliamoci nei porti e nei marina e vediamo di scovarli! 

     Una curiosità: il numero di telefono del cantiere risulta ancora attivo nella cittadina romagnola di Godo; un giorno o l'altro provo a chiamare.... chissà chi risponde :0)

domenica 29 novembre 2009

TAF











 




      Ed ecco un altro splendido esemplare sottoposto di recente ad un lungo e coraggioso refitting.

      Si tratta di TAF, Segugio n° 63  del 1979.  Porto di ormeggio: Bari. Armatore Nicola Vallese.

      Bellissima e inedita la livrea Blu Navy con fregi dorati che contrasta molto bene col candore della coperta e dell'albero. Tread Master rifatto a nuovo del colore originale (forse l'avrei messo grigio chiaro) e anche qui, come in Andrè, troviamo un ampio spoiler di poppa.

     A prua il salpa ancora ORVEA installato in origine dal cantiere e revisionato da Nicola.

     Il refitting ha comportato, fra le altre cose, la sostituzione dei passauomo. Quello del quadrato è stato rimpicciolito perchè l'articolo della NEMO non è più in produzione; il padre di Nicola, abile artigiano, ha costruito delle cornici in legno ad hoc.

      Notiamo la presenza, oltre che del bimini, di una graziosa e sorridente fanciulla in pozzetto :o)

      Complimenti a Nicola 

PETERPAN





















Il secondo Segugio che presentiamo è PETERPAN, scafo n° 89 del 1980. Porto: Numana (AN).

Attuali Armatori sono due amici: Giuseppe Cicione (a sinistra) ed Ennio Sgreccia.

Giuseppe scrive della loro barca:
Anno di nascita in cantiere 1980 n. 89, immatricolata dal primo armatore con nome Pan.
Secondo armatore dal 2004, disimmatricolata a natante con nuovo nome Macchia II.

Dagli inizi del 2009 io, dapprima con due amici e poi con Ennio Sgreccia, siamo i nuovi armatori con nuovo nome Peterpan; contro ogni superstizione di cambio nome, il nostro Peterpan e' un mito!!!!!!!!
Il porto di Numana e la riviera del Conero sono lo sfondo e la cornice della barca.
Giudizio, anche se di parte, veramente positivo.


Bravi, siete partiti alla grande con la passione per la vela e avete trovato in Peterpan il compagno ideale per le vostre crociere nello splendido Conero.

Peterpan sfoggia, oltre all'assenza del Tread Master in coperta (*), una comoda scaletta di poppa progettata e costruita dagli armatori. Essenziale e minimalista, ma efficace, il tender :o)

(*) Rettifico: il Tread Master c'è ma del tipo liscio e grigio chiaro.




Aggiornamento 14-07-2004
Su gentile richiesta dell'amico Pino, aggiungo due recenti immagini di Peterpan a vele spiegate e dei suoi due armatori, amici inseparabili da 25 anni!
BUON VENTO ragazzi!! :)



Layout



      Belardi e Verlicchi hanno fatto proprio un bel lavoro nella progettazione degli interni del Segugio.

      A prua troviamo la classica cabina a "V" con due cuccette sotto le quali sono collocati i serbatoi dell'acqua e due comodi gavoni di stivaggio. Una luce di cortesia serve ciascuna cuccetta.

      L'aerazione è garantita da un ampio passauomo che si apre in coperta nel triangolo di prua.

      Il bagnetto è passante (separato dalla cabina di prua e dalla dinette da due porte) con lavabo e stipetti sulla sinistra e WC a dritta. Dietro il WC si trova un vano utile, ad esempio, per riporre le cerate bagnate o detersivi e bacinelle. Alcuni Segugi hanno nel bagnetto due oblò circolari apribili oltre al funghetto di aerazione centrale.

      Il quadrato è ampio ed accogliente; al centro troviamo il classico tavolo apribile e le due panche contrapposte sotto e dietro le quali ci sono degli ampi stivaggi. Le panche sono naturalmente due comode cuccette e quella di dritta è trasformabile in un letto da una piazza e mezzo.

      La sentina, poco profonda, è divisa in settori coperti da pannelli in mogano con inserti in acero. E' in genere asciutta ed è funzionale per riporre, ad esempio, le bottiglie di vino da tenere in fresco :o)

      La cuscineria originale era a piccoli quadretti sui toni del nocciola ma a distanza di tanti anni sono certamente rari i Segugi che ancora la possono sfoggiare.

      Subito sulla dritta entrando dal tambuccio troviamo la zona cucina con due fuochi (con possibilità di avere il forno), il lavello circolare della Alpesinox (!) e il frigo a porta frontale. La cucina è provvista di diversi vani per riporre le stoviglie, pentole e utensili vari.

      Dalla parte opposta alla cucina troviamo il tavolo da carteggio e la zona strumentazione. Purtroppo non esiste un sedile dedicato al carteggio e questa funzione dovrebbe essere svolta dalla cuccetta di navigazione..... 

      Gli interni sono in mogano naturale con inserti in paglia di vienna che si dimostra un materiale inaspettatamente "marino" e molto gradevole. Le parti in resina sono di colore verde che, superstizione a parte, risulta un gradevole abbinamento col mogano. 


ANDRE'






Iniziamo la presentazione dei Segugi che ancora solcano i mari con questo esemplare splendidamente curato ormeggiato a Marina di Ravenna.
E' ANDRE', Segugio n° 55 del 1978. Armatore: Emanuele Pantaleo.

Gia ad un semplice sguardo si notano i temi salienti del recente refitting: doghe in teak in sostituzione dei pannelli di Tread Master, la modifica del tambuccio, il teak anche in pozzetto, l'ampio spoiler di poppa.
Qui potete vedere un video antecedente il refitting.

In attesa che Emanuele ci invii i dati mancanti e una breve presentazione "storica" della sua barca, godiamoci lo spettacolo e.....a voi i commenti.

Aggiungo oggi (15-03-2010) una foto di Emanuele con il mozzo scelto Alice :o)

AGGIORNAMENTO del 17-04-2012
Ricevo comunicazione da Emanuele che ANDRE' è stata venduta e si trova ora nel porticciolo turistico di Cattolica.
Nel salutare Emanuele augurandogli Buon Vento, invito i nuovi fortunati Armatori di Andrè ad unirsi alla nostra piccola flotta iscrivendosi al Forum del Classis Segugio.

AGGIORNAMENTO del 24-09-2012
Come speravo, ho ricevuto una graditissima email dal nuovo Armatore di ANDRE'. I nostri nuovi segugisti sono Marco Santagostino e la sua compagna Grazia ai quali diamo in più caloroso ben venuto nel nostro porticciolo virtuale riservato agli Armatori ed estimatori del Classis Segugio.
Ecco la email di Marco:
Ciao Sergio sono Marco Santagostino il nuovo propietario di Andrè che ora si trova ormeggiato a Cattolica in marina, è una barca fantastica abbiamo navigato già tanto partecipando anche alla Pesaro Rovigno ,dico abbiamo perchè la mia conpagna Grazia è sempre con me ,ti invio delle foto, le uniche modifiche che ho fatto sono state, una tv lcd,cuscineria esterna nuova,sia in pozzetto che a prua, rinforzo in legno alla cornice del tonnet , sostituito la bussola , e un tavolo x il pozzetto. ti ringrazio x il tuo tempo e complimenti x il blog , ciao a presto Marco.

Ecco le foto che mi ha inviato Marco:






Complimenti a Marco e Grazia per i miglioramenti apportati alla loro nuova barca; sono certo che Andrè gli darà tantissime soddisfazioni.
BUON VENTO!! :)