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lunedì 25 novembre 2013

FORTUNA

Cari Amici,
lo so, devo cospargermi il capo di cenere e fare il mea culpa; ultimamente ho trascurato il Blog, il Forum e soprattutto Voi che certamente non meritate un padrone di casa così poco presente.
Ma oggi sono di nuovo qui e dopo tanto tempo dall'ultimo Post, che risale al Novembre 2011, il Blog del Classis Segugio, alza nuovamente a riva il gran pavese per accogliere all'ormeggio il ventesimo Segugio della nostra piccola flotta.

Stiamo parlando di FORTUNA (scafo n^ --- del 1986) ormeggiata al Circolo velico Ravennate di Marina di Ravenna.
Fortuna ha due particolarità: è l'ultimo "guscio" uscito dai cantieri Classis e il suo armatore è Sauro Servadei ben noto ai lettori di Bolina e agli appassionati di arte marinaresca per i suoi articoli e le sue pubblicazioni sempre davvero interessanti.
Credo che molti di noi abbiano, nella loro piccola biblioteca di bordo, il libro di Sauro "Cime e Cavi - I lavori del Marinaio", ricco di consigli pratici per realizzare cose belle e utili per la nostra barca.
     

Il primo contatto con Sauro lo ebbi più di due anni fa quando, dopo l'uscita dell'articolo su Bolina dedicato al nostro Blog, mi scrisse parlandomi del suo Segugio. Adesso, dopo lungo corteggiamento, Sauro ha trovato il tempo e il giusto stimolo per mandarmi questa email con la quale presenta perfettamente la sua amata barca. A lui la parola.

Ciao Sergio,
forse casca il mondo! Infatti sono qui davanti al computer per farmi vivo con
te, FINALMENTE!
Ho riletto le tue precedenti e-mail e ho percepito il tuo entusiasmo per il
Segugio e .... sono pienamente d'accordo!
Spesso ho trascorso molto tempo su altre imbarcazioni ma per raggiungere il
massimo mi ci voleva il mio Fortuna, mia moglie Alida e le tante baie lontane
dalla civiltà!
Come tu mi hai chiesto ho cercato delle foto della barca e dell'armatore.
Nelle immagini vedrai anche alcune soluzioni eseguite durante la costruzione
del Fortuna (come sai ho preso l'ultimo guscio stampato dalla Classis e ho
dovuto ricostruire molte parti).
L'aggiunta dello spoiler mi ha permesso di costruire il timone con l'asse
verticale e perciò più arretrato e funzionale anche in retromarcia. Ho rifatto
interamente il tambuccio in vetroresina scorrevole sopra la tuga. Per questo ho
ridotto anche il passaggio del tambuccio per lasciare più ampio il lato cucina.
Ho girato il motore a rovescio per avere l'elica più a mezza nave. Buona parte
del legname per gli interni l'ho avuto dalla Classis. Ho modificato tutto il
carteggio eseguendo un piano lungo circa 2 metri con cassetti e ripiani
apribili. Sotto il piano ho ricavato tre ampi stipetti. Sopra a questo
piano/carteggio ho costruito il quadro elettrico per le luci esterne, radio,
etc... (allego foto).
Nella foto della barca alata nel cantiere puoi osservare la posizione
dell'elica ed il timone.
Il bulbo è l'originale Classis che ho trovato già fatto nella fonderia
fornitrice del costruttore.
Il nome "Fortuna" l'ho scelto per poter dire che nella vita ho fatto
"fortuna"!
Allego anche una foto per documentare come su un Segugio si possano cucinare
egregiamente spaghetti all'aragosta (merito della mia Alida!).
Non prometto aragoste ma se verrai a trovarmi, un piatto da "giu-di-testa" ci
scappa sicuramente!
Un augurio al club dei Segugio e un amichevole saluto a te e a tutti gli amici
del blog.
Sauro

E vediamo quindi le immagini che Sauro ha scelto per illustrarci Fortuna.


Da queste foto di insieme si nota subito a poppa la presenza dello spoiler che ha anche la funzione di comoda "spiaggetta" per la discesa e la risalita dall'acqua.
Altra particolarità di questo Segugio è il pulpito poppiero che si prolunga lateralmente sul giardinetto.



Fortuna ha ancora, sembra, il Treadmaster originale che appare in ottime condizioni.
Il tambuccio ha la porta in legno ed è stato modificato nella parte superiore per ovviare alle infiltrazioni di acqua piovana che si possono osservare nelle nostre barche.




In queste due immagini di Fortuna nell'invaso, si vede molto bene la pala del timone arretrata con un aumento evidente della distanza dall'elica. 
Questo si traduce in una maggiore manovrabilità dello scafo soprattutto in retromarcia.



Scendendo sottocoperta, vediamo come Sauro ha modificato e adattato la zona carteggio.
Il tavolo è stato ridotto notevolmente in larghezza e sotto sono stati ricavati dei comodi vani ripostiglio.




Sopra il tavolo da carteggio è stato realizzato un bel mobile pensile che contiene, oltre al quadro elettrico con i suoi strumenti di misura, l'ecoscandaglio, il VHF e la radio.

Purtroppo Sauro non ha inviato altre immagini che ci possano mostrare altri dettagli di Fortuna.



L'amico Sauro, oltre ad onorarci con la sua presenza nel nostro porticciolo virtuale, ci ha anche regalato un suo pensiero scritto tempo fa:


"Questa è una bella barca!"

Quando sento qualcuno che guardando una barca, dice: "Questa è una bella
barca!", il mio pensiero corre subito a cercare di capire che cosa ha visto
quella persona per fare quell'affermazione.
Non voglio credere che il suo interesse si rivolga soltanto al colore della
tappezzeria o al quadretto dei nodi marinari che fa bella vista in quadrato.
Nei primi anni '80 anch'io, osservando un Segugio", pensai "questa è una bella
barca" e il motivo per dirlo c'era! Tralasciando gli spessori della carena e la
qualità del gelcoat mi colpirono particolarmente le soluzioni progettuali, il
pozzetto grande, le panche con schienale ampio, la linea di prua molto portante
e una tuga bassa e di facile accesso per il lavoro all'albero. Mi colpirono
inoltre il tambuccio con l'entrata volutamente decentrata che permetteva di
avere maggiore spazio sul lato cucina, poi la "sala macchine" costruita a
pozzo, in camera chiusa, che, in caso di avarie e di imbarco d'acqua, non fa
correre alcun pericolo di affondamento, poiché l'acqua occuperebbe solo lo
spazio del vano senza allagare l'intera imbarcazione.
La scelta della Classis di installare il motore S-Drive in un pozzetto stagno
è stata una vera innovazione dell'ingegner Belardi.
Inoltre con questa soluzione, gli odori e i liquami della sentina non si
diffondono all'interno della barca.
Cos'altro aggiungere?
Il Segugio è una grande barca da crociera, forse più lenta di molte barche, ma
sicuramente più affidabile.
Il serbatoio di prua, tanto criticato, è il pezzo forte contro il mare grosso.
Sperimentato personalmente, la portanza della prua con mare grosso, rende la
navigazione meno oscillante.
Per chi ama l'agonismo ovvero le regate veliche, il Segugio non è certo la
barca ideale, ma per chi ama la navigazione ed è consapevole dei rischi con
mare grosso, il Segugio è quella barca che gli fa esclamare: "Questa è una
bella barca!".
                                                                Sauro Servadei