Cari Amici,
lo so, le occasioni di incontro sul Blog non sono molte, lo ammetto e me ne rammarico.
Le necessità della vita di tutti i giorni (e anche un certo grado di pigrizia informatica) mi tengono lontano dalle mie incombenze di Ospite o, se volete, di indegno Nocchiero della nostra flotta virtuale.
Oggi però, finalmente, complice una fastidiosa sciatalgia, ho trovato il tempo di sedermi al pc per accogliere degnamente il 25 mo Segugio della flotta.
Salutiamo PENELOPE (Classis Segugio n° 59 del 1978) di proprietà di Pierluigi Tomasello che salutiamo e ringraziamo per essersi voluto unire alla nostra compagnia. Penelope è ormeggiata nel Marina di Rimini
Lo stato generale di Penelope appare molto curato. Trovo davvero bello ed elegante l'abbinamento col colore amaranto dei tessuti.
La coperta è caratterizzata da un anti sdrucciolo rinnovato grigio chiaro liscio; a prua vediamo la fidata Bruce.
Osservando la poppa notiamo subito che, contrariamente al solito, è obliqua senza presentare uno slancio eccessivo.
Lo specchio di poppa è servito da una comoda plancetta e presenta un portello di accesso allo scafo.
Su Penelope non mancano le comodità: in pozzetto possiamo vedere la presenza del bimini e dello sprayhood, molto comodo con mare formato di prua.
Sulla paratia, a destra, la bussola con accanto quello che sembrerebbe un GPS cartografico. Questa scelta, non me ne voglia Pierluigi, non è molto felice perché, come è noto, è buona norma non sistemare circuiti elettrici così vicino alla bussola di bordo per non creare spiacevoli e potenzialmente pericolose interferenze magnetiche.
Penelope è dotata di un solido wang rigido che sostiene il boma che probabilmente è stato spostato un po' più in alto nell'albero per fare spazio allo sprayhood.
Apriamo il gavone del motore per dare una rapida occhiata all'instancabile bicilindrico Volvo Penta (24 CV?) in posizione classica (non ruotato) che appare in buone condizioni almeno dal punto di vista "estetico". Certamente Pierluigi avrà provveduto anche ad un'ottima messa a punto.
E' tempo di scendere sotto coperta dove possiamo osservare l'ottimo stato generale dei legni e dei rivestimenti a grandi quadri sui toni del verde.
Nella zona "cucina" notiamo l'oblò apribile, comodo per facilitare l'eliminazione dei vapori.
Non si vede bene, pertanto posso sbagliare, ma sembrerebbe che i classici fornelli a gas siano sostituiti da....piastre elettriche! Questo presuppone la possibilità di cucinare solo in pontile... e dove le lasciamo le magiche cenette in rada?? Ci vogliamo rinunciare?? Pierluigi, su questo punto ci devi delle spiegazioni :)
Purtroppo non abbiamo un immagine che ci mostri l'organizzazione della zona carteggio.
Se guardiamo verso poppa, oltre la porta del bagnetto,
salta all'occhio qualcosa di molto diverso dall'allestimento usuale del Segugio. La porta che dovrebbe separare la cabina di prua dal WC è sparita, al suo posto c'è una grande apertura rotonda... come nelle case degli Hobbit :) Probabilmente questa inusuale soluzione costruttiva è stata una precisa richiesta fatta al cantiere Classis dal primo armatore della barca.
Concludiamo il nostro viaggio su Penelope non senza prima aver fatto la conoscenza del suo equipaggio: le due graziose figlie di Pierluigi che amano moltissimo il mare e partecipano attivamente con entusiasmo alle manovre di bordo.
Complimenti a Penelope ed al suo equipaggio;
benvenuti nel nostro porticciolo virtuale e....BUON VENTO!!! :)
Sergio DANGI BLU
benvenuti nel nostro porticciolo virtuale e....BUON VENTO!!! :)
Sergio DANGI BLU